Cesena, Cotroneo racconta Mignani: "Ha personalità, sa il fatto suo"

L’ex bianconero ha giocato con il neo tecnico del Cavalluccio: "Gli ho detto che si troverà bene"

Cesena, Cotroneo racconta Mignani: "Ha personalità, sa il fatto suo"

Cesena, Cotroneo racconta Mignani: "Ha personalità, sa il fatto suo"

Rocco Cotroneo è nato a Bruzzano Zeffirio nel luglio del 1962, nella sua carriera di calciatore è stato un centrocampista di sostanza, una volta si diceva mediano, per tre stagioni ha indossato la maglia del Cesena, sessantuno presenze in tutto e sempre in serie B. Una volta tolti gli scarpini Cotroneo ha iniziato ad allenare ed essendosi stabilito a Cesena una parte della sua carriera l’ha spesa nella nostra terra: quattro stagioni al Forlì, una col Cesenatico e una col San Marino quando fu chiamato, ad otto giornate dalla fine, per evitare la retrocessione dalla serie D, obiettivo che Cotroneo raggiunse grazie ai playout. Essendo nato in Calabria e avendo anche giocato per la Reggina ha avuto modo di conoscere Domenico Toscano, e nella stagione disputata con la maglia della Pistoiese è stato compagno di squadra di Michele Mignani.

Cotroneo, partiamo da Michele Mignani. Come lo ricorda?

"Ci siamo conosciuti a Pistoia quando siamo arrivati secondi in serie C, poi siamo saliti in B attraverso i playoff; lo ricordo come un ottimo ragazzo, un difensore dotato di tecnica, anche cattivo se serviva, allora si giocava ancora col centrale staccato dietro, insomma il libero".

Siete rimasti in contatto in questi anni?

"Sì e ci siamo sentiti quando lui è stato certo di arrivare a Cesena. Gli ho detto tre cose: qui si sta molto bene, qui nessuno ti rompe le scatole e infine a Cesena trovi delle strutture, un centro di allenamento che in serie B non tutti hanno".

Allora si poteva già capire che poteva diventare un allenatore?

"Come ho già detto è una brava persona, ha personalità, quella non gli manca e poi parlano i fatti: ha fatto molto bene a Bari portandolo in serie B e poi a pochi secondi dalla possibile promozione in serie A, ha fatto bene a Modena e anche a Palermo dove posso garantire è difficile".

A suo parere quanto va migliorata la rosa del Cesena?

"La differenza fra la C e la B è grande: la differenza prima di tutto si vede sotto il profilo fisico e del ritmo di gioco quindi a mio parere servono elementi che abbiamo già conoscenza della B, negli ultimi anni chi si è basato molto sul gruppo che ha vinto in C, vedi Lecco e Sudtirol, non ha avuto grandi vantaggi".

Lei conosce anche Domenico Toscano...

"Sì, ai tempi della Reggina io ero in prima squadra e lui nel settore giovanile e ogni tanto si allenava con noi".

In questi ultimi due anni vi siete visti qui a Cesena?

"Sì certo, siamo stati anche a pranzo assieme più volte, abbiamo parlato del Cesena ma se volete sapere se conosco i motivi per i quali non è rimasto non li conosco, non mi sono permesso di entrare nella questione, ho solo capito che non si sono lasciati benissimo".

Dopo una lunga carriera da calciatore e quella come allenatore, cosa fa adesso Rocco Cotroneo?

"Sono in pensione e sono contento, vado spesso a vedere il Cesena e mi diverto ultimamente ha quasi sempre vinto”.

Roberto Daltri