Il primo punto esterno di stagione nel vivace 0-0 di Palermo ha confermato la capacità del Cesena di potersela giocare ovunque, di una mentalità propositiva e ha diminuito i dubbi di chi pensasse che in panchina manchino alternative adeguate. Può essere infatti il Cesena anche delle seconde linee nei casi di emergenza o per offrire a Mignani (che al Barbera è stato reattivo nei cambi) qualche soluzione in più. Domani a Pisa (ore 16, in Coppa Italia, sedicesimi di finale) ecco l’opportunità di testare ulteriormente una flotta scalpitante che va da Ciofi a Prestia, Ceesay, Mendicino, Celia, Piacentini, agli olandesi Tavsan e van Hooijdonk, Chiarello, Antonucci che punta più che mai a una casacca da titolare dopo essere stato rincorso a lungo in estate, oltre ai giovani Francesconi e Pieraccini, protagonisti la scorsa stagione e per ora poco utilizzati. Alcuni di loro hanno già dimostrato consistenza in Sicilia. Iniziando dal gambiano-svedese Lars Joseph Ceesay che sulla destra assicura gamba e forza. Mignani a Palermo lo ha schierato titolare spostando così Adamo (che ha passo e slancio) a metà campo al posto dell’infortunato Berti, anche se con caratteristiche più difensive. Ciofi e Prestia possono essere considerati titolari, al Barbera il rientrane aitante difensore siciliano ha catalizzato tutti i palloni non solo nel gioco aereo, mentre il cambio dell’incerto Curto con Ciofi a inizio ripresa è apparso opportuno, il capitano infatti è tonico e dà compattezza. Il baby atalantino Mendicino, inserito a un quarto d’ora dalla fine per Calò, ha aggressività e personalità, anche se ha perso nel finale un pallone sanguinante. Il turco-olandese Elayis Tavsan, ancora in rodaggio, nell’ultimo quarto d’ora subentrando ad Adamo ha mostrato un buon sinistro e di muoversi da esterno destro o tra le linee con vivacità.
Spiccioli di gara (al posto del lestissimo Kargbo) per l’altro olandese van Hooijdonk che integra il reparto offensivo con centimetri e forza fisica e già negli ultimi assalti è stato insidiosissimo contro il Modena. Poi l’attesissimo Antonucci (pure lui entrato al 29’ della ripresa nel triplice cambio voluto da Mignani insieme a Tavsan e Mendicino), incoraggianti segnali contro il Modena e tante speranze sulle sue qualità tecniche. Poi appunto i baby del vivaio Francesconi e Pieraccini che hanno in dote passo e freschezza e tocca al tecnico valorizzarli anche in B. Il Cesena, che come ritmo (otto punti in sei gare e qualche rammarico) sta rispettando in pieno il percorso salvezza, può contare quindi anche su alternative adeguate, i segnali arrivati da Palermo vanno in tale direzione.