Ombre permanenti ma qualche lucina al termine di un 2024 che vede i negozi di prossimità del centro storico ancora malati cronici, con i pubblici esercizi che paiono avere arrestato la loro spinta propulsiva. Tuttavia nel’ultima parte dell’anno qualche movimento si registra in entrata e in uscita. Nella galleria Almerici lato corso Mazzini, ad esempio, ha chiuso Doppelganger che è stato rilevato da Whitman, sempre nel settore abbigliamento. Rimanendo in galleria Almerici, dove le vetrine spente erano molteplici, si è riaccesa qualche altra luce. Hanno aperto China Archive, abbigliamento, e Gimprimo.
In corso Mazzini si segnalano gli ultimi giorni di svendita per il negozio di abbigliamento Studio 34 che cesserà l’attività il 31 dicembre.
In corte Piero della Francesca, uno degli spazi sorti con grandi ambizioni ma che finora non ha mantenuto le attese, ha aperto di recente Dèsir Etérne lingerie, negozio di biancheria intima femminile, che impreziosisce l’offerta dell’intero spazio. Una chiusura imminente si registra anche in via Strinati con un’attività di abbigliamento che si trasferirà a Milano Marittima.
Questa situazione di saliscendi si inserisce in un contesto che vede invariate le situazioni di maggiore gravità nel 2024 in merito al necessario ripopolamento commerciale: via Zeffirino Re, dove le vetrine spente sono oltre dieci, corso Mazzini, dove nel 2024 hanno chiuso vari negozi nell’ala di fronte al porticato e piazza della Libertà, in cui ancora ci sono locali sfitti fra cui quello dell’ex bar Amor.
"La situazione - afferma il direttore di Confesercenti Graziano Gozi – vede un arretramento del numero delle attività in centro, trend di carattere generale . Negli ultimi anni l’impatto visivo era stato mitigato dall’apertura di molti pubblici esercizi, fenomeno che adesso si è arrestato. L’unica via di uscita sarebbe quella di una riduzione del carico fiscale per chi decide di intraprendere questo mestiere".
"Servono maggiori sostegni ai negozi con un piano Marshall di grossa portata – mette in luce il presidente Confcommercio cesenate Augusto Patrigianii – ,la rigenerazione urbana del centro, una mobilità e una sosta più ospitale: se si vuole rilanciare il centro bisogna farlo diventare la grande casa dei cesenati".