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Cronaca

Caso Golinucci, ultimo atto?. La pm: "Non smetteremo mai di cercare la verità su Cristina"

Udienza di archiviazione delle indagini davanti al gip: il giudice si è riservato la decisione. Mamma Marisa Degli Angeli: "Delusa dalle istituzioni però devo continuare a sperare".

Caso Golinucci, ultimo atto?. La pm: "Non smetteremo mai di cercare la verità su Cristina"

Udienza di archiviazione delle indagini davanti al gip: il giudice si è riservato la decisione. Mamma Marisa Degli Angeli: "Delusa dalle istituzioni però devo continuare a sperare".

di Annamaria Senni

La procura ha teso una mano verso Marisa Degli Angeli, la madre di Cristina Golinucci, la 21enne scomparsa a Cesena 32 anni fa. Nell’aula del giudice per le indagini preliminari a Forlì, ieri mattina, il pubblico ministero Laura Brunelli ha detto a Marisa Degli Angeli che il fascicolo sulle indagini relative alla scomparsa di Cristina Golinucci potrà essere riaperto in qualsiasi momento, perché le indagini sono a carico di ignoti e, se sopraggiungono nuovi elementi per indagare, si può riaprire il caso. In quell’aula solitaria del tribunale, Marisa Degli Angeli attendeva ieri una decisione del giudice. Un’attesa che dura da 32 anni, quando il tempo per Marisa si è fermato e da allora è rimasto sospeso. Si è fermato da quel primo settembre del 1992 quando la figlia Cristina Golinucci è scomparsa e non ha fatto più ritorno a casa. In quell’aula solitaria al quarto piano, Marisa attendeva una decisione che non c’è stata, perché il giudice si è riservato di decidere se archiviare o meno. E ancora, con inquietudine e stupore, mamma Marisa è ritornata a casa, aspettando pazientemente (da 32 anni!) che la giustizia segua il suo corso. Di traiettorie inconcludenti la giustizia in questi 32 anni ne ha percorse almeno dieci. Tante sono state le richieste di archiviazione in un procedimento in cui magistrati e inquirenti non hanno trovato né capo né coda. "Io sono molto delusa dalle istituzioni – ha detto Marisa Degli Angeli – però devo continuare a sperare. Le indagini non si fermeranno perché noi non le faremo fermare. Io ho l’appoggio dei miei avvocati e assieme a loro non smetterò mai di cercare la verità". "Comunque andrà – ha aggiunto l’avvocata Barbara Iannuccelli – l’indagine per noi non verrà mai chiusa. Spesso ci sono questioni tecniche che impongono che si giunga all’archiviazione di un procedimento, specie in casi come questi dove non è noto l’indagato. Ma, aldilà di una possibile archiviazione per questioni tecniche, sarà sempre possibile un’eventuale riapertura del caso. Siamo contenti di questo confronto vis a vis tra la procura e Marisa, ora aspettiamo la decisione del giudice". Ieri, gli avvocati Barbara Iannuccelli e Nicodemo Gentile, i legali dell’associazione Penelope che assiste Marisa Degli Angeli, hanno depositato un pesante faldone con 41.500 firme sul tavolo del giudice per le indagini preliminari, firme per opporsi all’archiviazione. "Ci siamo opposti all’archiviazione – aggiunge Iannuccelli - e abbiamo chiesto al gip il compimento di precisi atti di indagine, anche alla luce delle recenti novità. Il Gip si è riservato di decidere e ha accettato il deposito della petizione online con le sue 41.500 firme".

Il caso di Cristina Golinucci, conosciuto a Cesena, si è diffuso fino a raccogliere 41mila firme da tutt’Italia, 41mila persone che non vogliono lasciar sola la donna di 78 anni che ancora combatte, anche se è stanca e delusa, per un brandello di verità. Ieri l’avvocata Barbara Iannuccelli ha detto in aula che non si può non cercare Emanuel Boke, l’uomo di origini africane che in passato ha confessato l’omicidio di Cristina, per poi ritrattare e che ora è disperso in Francia. Ha aggiunto che si deve indagare per sentire gli ultimi testimoni che videro padre Renato allontanarsi nei boschi di Montepetra con una ragazza, gli stessi boschi dove furono ritrovati dei sacchi neri maleodoranti. "Non si può aspettare che altri testimoni di questa vicenda – ha aggiunto la Iannuccelli – muoiano o non siano più in grado di testimoniare, bisogna sentirli subito".