Bologna, 1 settembre 2024 – Una nuova testimonianza potrebbe dare un nuovo impulso alle indagini sul caso Golinucci, rendendo necessario il rinvio dell'udienza di archiviazione del cold case di Cristina Golinucci, la ragazza scomparsa a Cesena esattamente 32 anni fa. Lo chiedono gli avvocati della famiglia, Nicodemo Gentile e Barbara Iannuccelli, in riferimento all'udienza fissata dal tribunale di Forlì del 26 settembre.
Cristina Golinucci è scomparsa a 21 anni il primo settembre 1992 da Cesena. Quel giorno la ragazza aveva un appuntamento col proprio padre spirituale al convento dei cappuccini quando se ne sono perse le tracce. A luglio la Procura di Forlì, per la decima volta, ha chiesto l'archiviazione del fascicolo di indagine, aperto per omicidio a carico di ignoti.
Ma la famiglia di Cristina, la madre Marisa Degli Angeli assistita dall'avvocato Barbara Iannuccelli, non si arrende e dopo l'opposizione alla richiesta chiede di prendere in esame una nuova testimonianza.
Nei giorni scorsi l'avvocata Iannuccelli ha infatti ricevuto una telefonata da parte di una donna che gli diceva che il proprio padre, anziano ma vivo, in quei giorni era andato a raccogliere asparagi nella zona di Mercato Saraceno dove aveva visto arrivare un'auto guidata da un frate accompagnato da una giovane ragazza.
Il frate si sarebbe tolto la tonaca e avviato mano nella mano nel bosco con la giovane. Inoltre, un amico del padre avrebbe riferito che in quei giorni in quella zona avrebbe trovato due sacchi neri che emanavano un odore sgradevole e che la cosa sarebbe stata segnalata ai carabinieri.
Una novità, che secondo Gentile e Iannuccelli, andrebbe approfondita e verificata e non c'è tempo per farlo di qui al 26 settembre, quando è stata fissata l'udienza per l'archiviazione. Intanto oggi a Ronta, frazione di Cesena, si terrà un incontro, con la madre Marisa Degli Angeli, per ricordare il 32/o anniversario della scomparsa di Cristina.