Cesena, 30 settembre 2024 – Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Forlì ha disposto per la decima volta l'archiviazione del fascicolo, per omicidio e a carico di ignoti, dell’indagine su Cristina Golinucci, scomparsa a 21 anni da Cesena 32 anni fa.
"Non è una sorpresa ormai – ha detto Marisa Degli Angeli, mamma di Cristina – ci sono abituata alle decisioni dei giudici, ma spero che non mi abbandonino. Dallo stato non vorrei delle scuse perché non me ne faccio niente dopo tanti anni, vorrei che cercassero Boke”.
Cristina Golinucci, il primo settembre del 1992 aveva un appuntamento col proprio padre spirituale al convento dei cappuccini, ma non si è mai presentata. E’ la decima volta che il caso viene riaperto e archiviato e il giudice Massimo De Paoli ha deciso con ordinanza, condividendo la richiesta della Procura, dopo l'udienza della scorsa settimana in cui si era discussa l'opposizione dei familiari di Cristina.
La madre Marisa Degli Angeli è assistita dall'avvocato Barbara Iannuccelli. "Fermo restando - sottolinea il Gip - che in caso di elementi di novità l'indagine ben potrà essere riavviata, senza pregiudizio per le parti coinvolte”. Tra gli accertamenti analizzati ci sono quelli su Emanuel Boke, ragazzo ospite del convento sospettato in passato di essere responsabile della scomparsa di Cristina. Sono state svolte ricerche in Francia, ma questa persona risulta irreperibile, quindi è impossibile, secondo il Gip, procedere ad una sua audizione.
"Sostanzialmente lo stato ci dice arraggiantevi voi a rintracciare Boke – afferma l’avvocata Barbara Iannuccelli – rintracciarlo per la procura è stato impossibile quindi la palla passa a noi. Non ci fermeremo, continueremo a cercare prove e faremo riaprire il caso”.
Non hanno portato ad esiti, secondo l’ordinanza del gip, neppure le recenti segnalazioni arrivate alla famiglia. Né quella della donna che ha riferito che l'anziano padre, in zona Mercato Saraceno, all'epoca aveva visto arrivare un'auto guidata da un frate accompagnato da una giovane ragazza: l'anziano non ha riconosciuto in foto Cristina Golinucci.
Né quella sui sacchi neri con odore sgradevole, trovati sempre nella stessa zona da un amico del padre della donna. Nessun accertamento è stato possibile fare in quel punto, a causa di una frana legata all'alluvione 2023. All'epoca era consuetudine, ha osservato il Gip, gettare resti di animali nei boschi ed era questo il motivo per cui chi vide la scena non vi diede peso.