Caso Curto, il Cesena non ci sta: "Pronti ad adire le vie legali"

Il club: "Condanniamo ogni forma di razzismo, il nostro difensore dimostrerà la sua buona condotta"

Caso Curto, il Cesena non ci sta: "Pronti ad adire le vie legali"

Il difensore Marco Curto squalificato per dieci giornate dalla Fifa

"Il Cesena FC rigetta e condanna fermamente ogni forma di razzismo e discriminazione dentro e fuori dal campo di gioco, come testimoniano le numerose attività di responsabilità sociale che il club ha avviato e continuerà ad avviare insieme ai propri tesserati, ai partner ed a tutta la comunità bianconera. Per questo motivo il Cesena FC si riserva di adire le vie legali ed agire nelle opportune sedi giudiziarie per tutelare la propria immagine e ribadire la propria estraneità ai fatti". Presenterà ricorso, il Cesena, che nella serata di lunedì si è vista piombare addosso un macigno: la Fifa ha squalificato per 10 giornate, ridotte a 5, il difensore di proprietà del Como Marco Curto, ora al Cavalluccio in prestito, per "comportamento discriminatorio" nei confronti dell’attaccante sudcoreano dei Wolverhampton Hwang Hee-chan. "Il Cesena FC – si legge nella nota del club –, preso atto del provvedimento assunto in primo grado dalla Commissione disciplinare Fifa riguardante il proprio tesserato Marco Curto, confida che il calciatore nei successivi gradi di giudizio potrà dimostrare la non punibilità della propria condotta. Il club bianconero precisa, altresì, di essere completamente estraneo al procedimento disciplinare suddetto, essendone venuto a conoscenza soltanto in data 12 settembre 2024, alla chiusura delle indagini da parte della Fifa, e non avendo ricevuto prima di quella data alcuna informativa al riguardo da nessuna delle parti coinvolte". La posizione del Cesena, che al momento non conosce le motivazioni che hanno portato la commissione disciplinare della Fifa ad adottare un simile provvedimento – ad oggi ha in mano il solo dispositivo – è ovviamente cautelativa, del calciatore ma anche del club. La società, eventualmente chiamata in causa è il Como (ieri, paradossalmente, in silenzio) che detiene la proprietà del difensore, ma a pagarne le spese sarà di fatto il Cesena che perde Curto, sicuramente per le prossime cinque giornate. Tradotto: rientrerebbe, nella migliore delle ipotesi, il 23 novembre per il turno interno contro la Reggiana.

I fatti: l’episodio per il quale viene punito Curto risale allo scorso luglio quando il difensore, nel corso di una amichevole del Como a Marbella (Spagna), con il Wolverhampton, dopo un parapiglia in campo, secondo i media britannici, avrebbe detto ad un compagno di squadra: "Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan". Jackie Chan, come tutto il mondo sa, è un attore di action-movie, probabilmente chiamato in causa ironicamente anche per via del soprannome di Hwang, che è Channy. Ora, le motivazioni della sentenza potranno, magari, fare più chiarezza, ma se la Fifa fa esclusivo riferimento a questa frase, non si comprende davvero dove sia l’insulto razziale. Come ci ha scritto un nostro lettore, la lotta al razzismo è una cosa seria, così la si svaluta, sembra più una parodia. Il ’colpirle uno per educarne cento’ (perchè sembra proprio questo il caso), in una società che guarda al rispetto della persona, dovrebbe essere decisamente superato.

Sabrina Vinciguerra