di Luca Ravaglia
La sgradita sorpresa ferragostana è scritta in cifre che si avvicinano tanto ai due euro e che brillano sui pannelli degli impianti di carburante del territorio. Alla faccia dell’obbligo di esposizione del prezzo medio regionale pensato per calmierare i prezzi, da inizio agosto i listini non fanno che crescere. Correndo, in certi casi. In questo contesto l’area cesenate limita i danni, continuando a difendersi meglio rispetto al valore medio individuato in Emilia Romagna e che ieri, tanto per dare un ordine di grandezza aggiornato, era di 1.840 euro per un litro di gasolio rifornito al self service e di 1.938 per quanto riguarda la benzina. Il punto in effetti pare essere quello ormai accertato da anni: l’automobilista medio cesenate è poco interessato a una cifra frutto del raffronto tra province distanti anche centinaia di chilometri rispetto ai suoi itinerari tradizionali, ma si conferma invece molto attento alle quotazioni sotto casa, in modo da intercettare le proposte più vantaggiose nell’ottica dell’ottimizzazione del portafoglio. In città, la presenza sia di impianti che non hanno loghi legati alle grandi compagnie petrolifere, sia di quelli ‘fantasma’ cioè senza operatore, già da tempo ha portato a un non trascurabile livellamento verso il basso delle cifre esposte sui cartelloni. Lo abbiamo constato anche ieri quando, dopo aver appuntato la media emiliano romagnola, ci siamo concessi una mattinata in giro per la città block notes alla mano. Ancora una volta serve ricordare che l’intento non è quello di stilare una classifica che comprenda tutti gli impianti di carburante del territorio, ma piuttosto misurare il polso del trend attuale. I listini più bassi li abbiamo individuati negli impianti di Energia Fluida lungo la via Emilia Levante e in quello a marchio Conad al centro Montefiore: 1.799 per un litro di diesel e 1.899 per la benzina. Cifre fotocopia che garantiscono una boccata d’ossigeno al portafoglio maggiore rispetto al dato regionale. Praticamente sullo stesso livello c’era anche Enrcoop, (1.819 diesel e 1.899 benzina). Ego in viale Matteotti era a 1.829 per il diesel e 1.918 per la benzina, gli altri a seguire, spesso a un’incollatura. Dalle nostre parti resta dunque ancora ampiamente possibile restare sotto il muro dei due euro al litro, asticella che in altre località d’Italia è stata nuovamente raggiunta e superata. Senza parlare dell’autostrada ovviamente, ma in quel caso l’ordine di grandezza è diverso prima di tutto per via delle più alte royalty applicate agli impianti, che incidono per circa 8 centesimi per ogni litro di carburante. Cosa ci aspetta? Davide Tabarelli, fondatore e presidente della società di ricerca Nomisma Energia, nei giorni scorsi aveva anticipato il prosieguo, almeno nell’immediato, della fase rialzista dei prezzi, che in ogni caso però non dovrebbero toccare i picchi raggiunti lo scorso anno. Nel frattempo serve ottimizzare, sia le risorse che il carburante. Evitare il servito consente di risparmiare mediamente una quindicina di centesimi al litro, se si prevede di imboccare l’autostrada, meglio fare il pieno lungo la viabilità ordinaria prima del casello e, una volta sull’arteria ad alto scorrimento eventualmente aggiungere il necessario per arrivare a destinazione. Moderare la velocità garantisce sicurezza e riduce i consumi e anche spegnere l’aria condizionata può dare un ulteriore aiuto, a patto di essere disposti a lottare senza chiedere rinforzi contro la calura di questi giorni.