REDAZIONE CESENA

Caritas al posto dei frati: "La città sarà migliore"

Nel mare di proteste per la chiusura del convento che diventerà un centro di accoglienza, la voce fuori dal coro di Fiorella Casali, presidente della Ccils.

Fiorella Casali, presidente. Ccils

Fiorella Casali, presidente. Ccils

A Cesenatico continua a tenere banco la polemica sulla chiusura del convento dei frati nella chiesa dei Cappuccini, dove sarà trasferita la sede della Caritas. È l’argomento del giorno e in città le maggiori preoccupazioni sono legate al fatto che in centro storico, a pochi passi dalla storica chiesa del 1.600, da anni i residenti vivono con il problema della presenza costante di senzatetto, balordi, etilisti e persone con precedenti penali, che causano degrado con le loro abitudini malsane. Chi protesta lo fa perchè teme di vedere acuirsi e aggravarsi un problema già molto sentito. Ma c’è anche chi la pensa diversamente e fra queste persone c’è Fiorella Casali, presidente della cooperativa sociale Ccils di Cesenatico, la quale interviene così: "La nostra cooperativa è nata nel 1981 ed è impegnata da oltre 40 anni a garantire nella città di Cesenatico convivenza civile e inclusione sociale. Occupiamo più di 200 persone, di cui oltre il 35 per cento con disabilità. Abbiamo un valore sociale non soltanto perché così è scritto nel nostro statuto, ma perché rappresentiamo, con convinzione, determinazione e concretezza, una visione di società aperta e solidale. Per queste ragioni, sentiamo il dovere di intervenire nel dibattito pubblico che è sorto in città, relativamente all’utilizzo del complesso dei Cappuccini". Fatte le dovute premesse, la presidente Casali spiega la sua scelta di campo: "Noi condividiamo con la Diocesi di Cesena-Sarsina, proprietaria dell’immobile, la nuova destinazione dei locali, ritrovando nella scelta dell’accoglienza realizzata dalla Caritas, le ragioni ed i valori che caratterizzano anche la mission della nostra cooperativa e che arricchiranno la città di nuova civiltà. Tutte le città limitrofe, anche ad alta valenza turistica, hanno servizi di questo tipo, che non sono mai andati in conflitto con il decoro urbano e con la sicurezza. Conosciamo benissimo le piazze e le strade di Cesenatico, che puliamo e spazziamo da molti decenni. Abbiamo visto, per primi, come fenomeni di estrema povertà stiano caratterizzando da qualche anno anche il nostro territorio, con persone che vivono ai margini, senza un tetto sulla testa, quasi sempre proprio in pieno centro. Per questa ragione, siamo certi che un servizio di accoglienza come quello progettato per il complesso dei Cappuccini, oltre a renderci tutti più umani, potrà sicuramente aiutare a migliorare le condizioni di accesso e vivibilità. Negli ultimi giorni lo ha ripetutamente affermato anche il sindaco Matteo Gozzoli e noi siamo d’accordo con lui. La diversità arricchisce e la solidarietà ci rende migliori; può spaventare solo chi non riesce a capirlo".

Giacomo Mascellani