REDAZIONE CESENA

"Capitale della cultura, coinvolgere tutte le competenze"

Andrea Antonioli, saggista e romanziere, presidente del Centro Studi ‘Olim Flaminia’, interviene sulla candidatura di Forlì e Cesena a Capitale...

Andrea Antonioli, saggista e romanziere, presidente del Centro Studi ‘Olim Flaminia’, interviene sulla candidatura di Forlì e Cesena a Capitale italiana della cultura. Cosa distingue Cesena in ambito culturale? "Cesena, come tante città del suo genere, sia dal punto di vista archeologico che storico ha tante testimonianze, ma non possiede una eccellenza che abbia la prerogativa della celebrità, sia per quanto riguarda personaggi che temi. Fa ovviamente eccezione la Biblioteca che è il punto di riferimento della cultura come monumento della memoria nel mondo e patrimonio dell’Umanità. Quindi per avere una proposta credibile a livello nazionale occorrono proposte culturali coerenti e mirate che coinvolgano figure della cultura locali dotate di competenze, professionalità e meriti culturali e sociali derivanti da risultati acquisiti e che con la loro credibilità e capacità intellettuali sono riusciti a creare reti, contatti e rapporti con altre realtà culturali e istituzionali nazionali e internazionali".

Antonioli lancia qualche proposta: "Bisogna che gli investimenti che giungeranno dal Ministero vengano utilizzati tenendo conto dell’unione dinamica di due elementi sostanziali: da una parte investire nelle strutture culturali e museali della città, ricchi di testimonianze, per farne dei contenitori-divulgatori di storia, cultura, costume e mi riferisco ai musei trascurati o praticamente chiusi (Museo archeologico, Pinacoteca civica, Casa Serra) o che potrebbero essere incrementati (Museo delle Scienze Naturali, vari Palazzi come lo stesso Municipio, l’stituto musicale Corelli, Centro cinema, ecc.); dall’altro coinvolgere le realtà culturali locali in grado di interagire in questo sistema e mi riferisco al Teatro Bonci e alle compagnie teatrali locali (Valdoca e Raffaello Sanzio), quelle sportive e del wellness (Cesena Calcio, Ippogroup, Technogym, ecc.), quelle storico-culturali e artistiche (pinacoteche private come la Galleria della Fondazione CRC, l’Officina dell’arte, l’atelier di Leonardo Lucchi, Adarc, Centro Studi Olim Flaminia, Il Vicolo, Progetto internazionale “Anita Fidelis” che è in varie parti del mondo). E in questo contesto il sistema universitario e il Campus cesenate potrebbero offrire un contributo importante".