Francesca Lucchi, candidata del Partito Democratico, è risultata la prima cesenate in termini di preferenze ricevute. Dovrebbe essere suo il quarto seggio del collegio Forlì-Cesena, in attesa dell’ufficilità delle assegnazioni oggi. "Non ho rimpianti, sono contenta della campagna elettorale che ho svolto: mesi intensissimi fatti di tanti incontri nel territorio, che ho girato in lungo e in largo. Ho alle spalle molte campagne elettorali, ma questa è la prima in ambito regionale. Non sapevo bene cosa aspettarmi, ma di certo sono tanto grata a tutti coloro che mi hanno attribuito la loro fiducia".
E adesso?
"Partiamo da Michele de Pascale alla guida della Regione. Sarà un ottimo presidente e questo è ciò che conta. Aggiungo il dato politico del Pd, che nel territorio cesenate ha conquistato il 47,61%, un dato eclatante".
Di eclatante c’è stato anche l’astensionismo.
"Innegabile. E’ un tema che si coglieva già durante la campagna elettorale. Abbiamo fatto del nostro meglio per invertire la tendenza, ma il dato rimane. E deve far riflettere".
Si aspettava di più?
"Auspicavo un ordine di grandezza di 6.000 preferenze, ne sono arrivate oltre 7.000. Direi che ha funzionato anche il ticket con Massimo Bulbi. Detto questo, mi complimento coi colleghi forlivesi, che hanno decisamente ‘sovraperformato’. Noi ce l’abbiamo messa tutta".
A livello di competizione per la guida della Regione non c’è stata partita.
"Una larga vittoria era nell’aria. Magari con una sfida più sul filo di lana, si sarebbe mobilitata una più larga fetta di elettori".
Le prossime ore saranno decisive per il suo futuro politico.
"Le vivrò con serenità, consapevole di aver fatto tutto ciò che potevo. E in ogni modo orgogliosa per il risultato ottenuto dal mio partito".
Luca Ravaglia