Calo dell’export nel 2024. Le calzature segnano -24%

Nella provincia di Forlì-Cesena nei primi tre mesi dell’anno tengono i prodotti alimentari +7,3%, le esportazioni di macchinari +9,1% e il manifatturiero +9,7%.

Calo dell’export nel 2024. Le calzature segnano -24%

Calo dell’export nel 2024. Le calzature segnano -24%

Esportazioni in calo nel primo trimestre del 2024 nel territorio romagnolo, come prevedibile anche dalle recenti dinamiche congiunturali del manifatturiero, sebbene il trend per ora appaia più contenuto di quello regionale e nazionale. Il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) resta positivo, mentre il valore dell’interscambio (somma tra importazioni ed esportazioni) si riduce del 4,3% rispetto a quello rilevato un anno fa. "Nel primo trimestre 2024 l’export in Italia registra un calo del 2,8%, con una dinamica congiunturale negativa per quasi tutte le regioni, seppure con intensità diverse – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. In Emilia-Romagna la contrazione è del 3%, pari a un calo di circa 650 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023. Leggermente meglio nelle nostre province, seppure sempre in negativo, con una diminuzione del 2%. Sebbene il trend dell’inflazione appaia in discesa o, comunque, sia rientrato dai valori critici di due anni fa, rimane incertezza sullo scenario prossimo, come dimostra la riduzione dell’indice di fiducia delle imprese. I segnali di rallentamento del sistema economico sono evidenti anche dalla riduzione delle importazioni, più accentuata di quella delle esportazioni. In questo contesto di difficoltà è ancora più importante supportare le imprese nelle strategie di internazionalizzazione, che è una delle linee strategiche definita dal nostro programma di mandato 2022-2027".

In base ai dati Istat elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna, nei primi tre mesi del 2024 le esportazioni della provincia di Forlì-Cesena risultano pari a 1.122 milioni di euro, con una flessione del -3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Anche le importazioni sono in flessione in termini tendenziali (-8,2%).

Il saldo commerciale resta tuttavia positivo per 563,7 milioni di euro, pari al 33,6% dell’intero interscambio del territorio. Nel confronto con il primo trimestre del 2023, a fronte della crescita delle esportazioni di macchinari (+9,1%, 16,1% l’incidenza sul totale provinciale), dei prodotti delle altre industrie manifatturiere (+9,7%, 8,2% l’incidenza) – quali ad esempio gli articoli sportivi e gli strumenti musicali – e dei prodotti alimentari (+7,3%, 7,0% l’incidenza), si riduce l’export di prodotti agricoli (-1,8%, 11,7% l’incidenza), dei mobili (-2,0%, 9,0%), della metallurgia (-7,7%, 9,0%), altri mezzi di trasporto (-14,0%, 6,7%), apparecchiature elettriche (-18,4%, 6,0%), articoli in gomma e plastica (-13,2%, 5,2%) e soprattutto articoli in pelle (-23,3%, 5,1%); all’interno di quest’ultimo gruppo merceologico, le calzature si riducono del 24,6%.

Il 15,9% delle esportazioni del territorio è diretto in Francia (-8,1% la dinamica tendenziale), l’11,5% in Germania (-12,1%), il 7,1% in Usa (-6,2%) e il 6,7% in Spagna (+2,5%). Si riduce l’export verso il Regno Unito (-4,3%, 3,6% l’incidenza), così come quello verso la federazione Russa (-34,7%, con incidenza dell’1,0%) e la Cina (-14,9%, 1,8% l’incidenza).