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Calligrafia, arte un po’ in disuso: "Però è positivo stia recuperando"

La relatrice Concetta Ferraio discute della calligrafia come arte, della sua storia e della sua importanza, sottolineando come la scrittura a mano stia tornando di moda. Una conferenza alla Locanda Antiche Macine sulle colline di Savignano.

Calligrafia, arte un po’ in disuso: "Però è positivo stia recuperando"

Conferenza alla ’Locanda Antiche Macine’ sulle colline di Savignano con relatrice Concetta Ferraio (nella foto con Monica Morri, presidentessa del Rotary Club Valle del Rubicone), docente di Lettering al Libera Accademia di Belle Arti di Rimini aba sul tema: ’La calligrafica: il tempo della scrittura a mano’. In lei, classe 1967, la passione per la calligrafia, quel misto fra entusiasmo e sacrificio, emozione e contemplazione, si è svelata gradualmente influenzando la sua espressione artistica. Ha partecipato a numerosi corsi di calligrafia. Docente di lettering al Laba, svolge laboratori di calligrafia nel suo atelier e alla biblioteca ’Gambalunga’ di Rimini.

Ha detto: "Mi sono avvicinata alla calligrafia fin da bambina perchè ho sempre avuto una bella calligrafia. Sono sempre stata attratta da quello che è legato alla comunicazione scritta, dai pennini, colori fatti a mano, carta. Aiuta insegnare ai bambini a usare la penna, cominciando con il primo principio che è quello di come tenere la penna in mano. Prima del 1900 si scriveva a punta tronca. Poi è arrivato il pennino con la punta sottile. Ancora oggi usiamo le maiuscole romane che nascono dal quadrato come le ’O’. Il corsivo nasce nel 1500 per collegare una lettera all’altra. Quando si scrive bisogna sempre tenere la mano sul tavolo".

Poi tante domande. Ci sono sempre meno postini perchè la gente non scrive più lettere, ma manda messaggi o email. Gli Italiani non spediscono più cartoline, al contrario di altri Paesi che invece le mandano come ricordo. L’Italiano manda le foto del luogo dov’è con la sua immagine. Però si sta recuperando la scrittura a mano e questo è molto positivo.

Ermanno Pasolini