REDAZIONE CESENA

Cadavere tra gli scogli. Mistero a San Mauro Mare

La macabra scoperta giovedì sera fatta da parte di un pescatore. Il corpo in avanzato stato di decomposizione: verrà disposta l’autopsia.

Aurora Casadei indica il luogo dove è stato trovato il cadavere

Aurora Casadei indica il luogo dove è stato trovato il cadavere

E’ ancora avvolta nel mistero l’identità del cadavere trovato incastrato fra gli scogli a San Mauro Mare davanti al Bagno Delio. Lo ha notato un pescatore giovedì poco dopo le 19 e immediatamente ha dato l’allarme. Sul posto sono arrivati gli uomini della capitaneria di porto di Cesenatico che ha scoperto che si trattava del cadavere di un uomo, probabilmente morto da settimane. Un corpo quasi irriconoscibile senza documenti. Gli inquirenti stanno verificando tutte le denunce di scomparsa avvenute sul territorio negli ultimi mesi. Per estrarlo è stato necesario l’intervento dei Vigili del Fuoco di Cesena e poi di Forlì con mezzi acquatici, un natante e la squadra fluviale e la salma è stata poi trasportata nella camera mortuaria dell’ospedale Bufalini. Ora è a disposizione della magistratura che sicuramente disporrà l’autopsia sui resti dell’uomo cercando di capire se si tratta di una morte per annegamento o altro. Nessuna ipotesi viene esclusa fino all’accertamento dei fatti. Tutto l’intervento della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco di Cesena e di Forlì è durato fino a notte. Ora la vicenda è nelle mani del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Forlì per sbrogliare l’intricata matassa fino alla identità dell’uomo.

Dice Aurora Casadei, figlia e collaboratrice famigliare di Domenico, titolare del bagno Delio: "Noi siamo già tutto il giorno in spiaggia per preparare l’apertura dello stabilimento balneare che avverrà sabato 19 aprile, vigilia di Pasqua. Alle 18 chiudiamo e torniamo a casa. Per cui quando è stato scoperto il tutto noi non c’eravamo più. Non ci siamo accorti di nulla e abbiamo saputo tutto solo questa mattina (ieri, venerdì). Il nostro bagno esiste dagli anni ‘50, ma una vicenda del genere da noi non era mai capitata. Adesso anche a noi vorremmo capire cosa è successo visto che il cadavere era negli scogli prospicienti il nostro bagno".

Ermanno Pasolini