ELIDE GIORDANI
Cronaca

Bufalini Due presentato alla città: "Sarà una struttura orizzontale"

Tanta gente nell’aula magna della biblioteca Malatestiana all’incontro con i progettisti. "Il progetto prevedeva edifici a torre ma sarebbero stati incongruenti nella campagna cesenate"

Un rendering del nuovo ospedale

Un rendering del nuovo ospedale

Cesena, 17 ottobre 2024 – Sarà uno dei pochi ospedali italiani contraddistinti dal marchio Leed Gold, lo standard di certificazione energetica e di sostenibilità promosso dal U.S. Green Building Council che attesta il livello di sostenibilità degli edifici. E’ uno dei punti di forza del progetto Bufalini Due presentato ieri alla cittadinanza, davanti ad un pubblico folto quanto interessato, dall’ingegner Alessandro Artuso, referente del progetto per conto dello Studio Altieri Spa di Thiene (Vicenza), che nel 2020 ha sbaragliato 13 concorrenti di altissimo profilo con un progetto giudicato economicamente e concettualmente prevalente. Presenti anche i progettisti dell’Asl Romagna guidati dall’architetto Enrico Sabatini. Del nuovo ospedale si è parlato tanto in questi ultimi 6 anni, evidenziando le tappe di un percorso burocratico complesso, ma è la prima volta che un esponente dello studio Altieri lo spiega alla città, in osservanza al procedimento per l’approvazione definitiva del progetto. Che non è improntato solo alla sostenibilità.

"Inizialmente - ha detto l’ingegner Alessandro Artuso - il progetto prevedeva edifici a torre ma apparendoci incongruente una torre nella campagna cesenate abbiamo sviluppato un progetto prevalentemente orizzontale. Ci sarà un ingresso nell’asse centrale con accesso ai reparti (433 posti letto, ndr), quindi sono previste delle stecche perpendicolari con le varie funzioni, dagli ambulatori, al gruppo operatorio, al pronto soccorso. Uno degli accorgimenti è stato quello di dividere correttamente i flussi tra pazienti, staff medico, amministratori, materiali. Abbiamo posizionato il gruppo operatorio accanto al pronto soccorso in modo che siano adiacenti in caso di emergenze".

Molta attenzione è stata dedicata alla progettazione del verde. "Fortunatamente abbiamo potuto progettare su un’area consistente di 18 ettari totali - ha spiegato l’ingegner Artuso -. La parte nord l’abbiamo tenuta tutta a verde, l’intero spazio sarà edificato per meno del 40%. Oggi l’area agricola ha una sua tipologia di inquinamento, al suo posto ci sarà un parco verde aperto a tutti con un valore che migliorerà l’intera area e andrà a vantaggio della comunità". Altro tema sensibile: quello dei parcheggi. "Ci saranno 1.200 posti auto - ha aggiunto il referente della Altieri Spa - di cui in parte coperti con pensiline fotovoltaiche, per una importante produzione di energia rinnovabile. In seguito tutti parcheggi saranno coperti allo stesso modo".

I tempi di realizzazione, altro tema che ha fatto discutere . "Il controllo del cronoprogramma - dice l’ingegner Artuso - è di competenza dell’Asl, il 2030 è, tuttavia, un tempo congruo nel quale prevedere l’avvio della struttura. Entro l’anno dovrebbe concludersi la conferenza dei servizi, ci sarà poi la ratifica del progetto esecutivo e il bando di gara, quindi l’avvio della costruzione. Gli ultimi anni, tuttavia,ci hanno insegnato che gli imprevisti, in particolare nel mondo dell’edilizia, sono sempre dietro l’angolo". Stessi imprevisti che hanno gonfiato i costi: da 156 a 305 milioni di euro: "Le guerre, i costi delle materie prime hanno avuto un impatto deciso. Ora ci aspettiamo che la situazione si calmi. Intanto abbiamo cercato di ottimizzare i costi. Poi i finanziamenti sono di competenza dell’Asl". Resta, più o meno, di circa 7 milioni la parcella che andrà allo Studio Altieri per lo studio di fattibilità. Manca su tutto la conferma formale del finanziamento Inail pari a 132 milioni di euro, su cui si è già espressa favorevolmente la dirigenza generale Inail, che attende solo il decreto interministeriale del governo nelle secche di 13 mesi di attesa immotivata.