Cesena, 8 luglio 2023 – Prometteva di far guadagnare cifre spropositate di denaro attraverso investimenti in borsa. Ma era solo un’illusione. Un uomo di 67 anni di Bagno di Romagna è stato denunciato per truffa e circonvenzione di incapace dopo essersi fatto consegnare in cinque anni 287mila euro da un 37enne cesenate. Soldi mai più restituiti.
La vittima ha denunciato l’accaduto dopo aver atteso per anni un incremento di denaro che però non c’è mai stato. I due uomini si erano conosciuti perché nutrivano la stessa comune passione, quella per la pesca. Durante le numerose uscite in barca per andare a pescare, il 67enne era venuto a conoscenza del fatto che l’amico più giovane gestiva un’ingente somma di denaro della zia invalida e aveva accesso a tutti i movimenti bancari della parente.
Così il sedicente investitore in borsa ha iniziato a raccontare che era in grado di ‘moltiplicare’ il denaro della zia e che se l’amico gli avesse dato la possibilità di gestire 600mila euro, gli avrebbe restituito in cinque anni 270 milioni di euro.
Inutile dire che tra una battuta di pesca e l’altra, il 37enne è finito col cadere nella rete del suo truffatore. Ha dato il benestare al trasferimento di denaro senza nulla riferire alla zia, divenuta invalida fisicamente dopo un incidente. L’investitore si è fatto consegnare il bancomat della parente dell’amico e con esso anche il pin. E tramite prelievi e versamenti di assegni fatti dal nipote ha accreditato nel suo conto quasi 287mila euro in cinque anni, specificando all’amico che sarebbero occorsi molti anni prima di riuscire a far ‘lievitare’ la cifra.
Dopo anni attesi invano e non vendendo fruttare il denaro, il 37enne ha deciso finalmente di porgere denuncia nei confronti del 67enne di Bagno di Romagna.
Tutelato dall’avvocato Nico Bartolucci, il cesenate 37enne ha querelato l’uomo per truffa e circonvenzione di incapace sostenendo in querela che avendo sofferto di disturbi psichici era facilmente suggestionabile ed era stato più facile per il truffatore farlo cadere nella trappola.
Il 67enne, secondo l’accusa che gli è stata mossa, avrebbe approfittato della condizione di debolezza psichica della vittima finendo per circuirla. In tutta questa vicenda, la zia titolare dei risparmi è voluta rimanere estranea e non si è unita nella querela.