REDAZIONE CESENA

Brindisi per il 169esimo compleanno di Pascoli

Appuntamento al bar del Centro: panettone, vin brulè, spumante e spianata per ricordare la nascita del poeta a San Mauro di Romagna il 31 dicembre 1855.

Rosita Boschetti, curatrice di Casa Pascoli,. accanto alla culla originale del poeta

Rosita Boschetti, curatrice di Casa Pascoli,. accanto alla culla originale del poeta

Domani, alle 15, brindisi per festeggiare il nuovo anno e il 169° compleanno di Giovanni Pascoli "Zvanì". Ideatori i benefattori Mauro Rossi e Giuseppe Casadei. "Vi aspettiamo – dicono – al Bar del Centro (ex Bar Acli) di Monica Barra e Luca Romano. Per tutti, offerti dagli organizzatori, vin brulé, spumante, panettone e spianata con mortadella. Giovanni Pascoli è nato a San Mauro di Romagna il 31 dicembre 1855, ed è scomparso a Bologna il 6 aprile 1912, abbiamo deciso di anticipare il suo compleanno perchè il 31 dicembre il bar sarà chiuso per ferie".

Da anni ogni estate nelle piazze Mazzini e Battaglini viene organizzata una cena con le pietanze preferite da Giovanni Pascoli compresi i ’biscotti Dù’ ispirati al nomignolo con cui il poeta chiamava la sorella Ida. Ma c’è un’altra curiosità. Giovanni Pascoli nel 1910 cenò nel salone comunale di San Mauro. Lo attesta un inedito documento ritrovato a Casa Pascoli. Per decenni nel paese del poeta quella cena in comune è stata una sorta di tormentone, tra leggende e realtà, conferme e smentite. A trovare il documento era stato Giorgio Zicchetti, collaboratore di Casa Pascoli che scartabellando tra le numerose carte dell’archivio della casa natale, aveva scovato le ricevute della cena.

Nel 1910 Giovanni Pascoli tornò a San Mauro per tenere una commemorazione in onore di una lapide dedicata a Giuseppe Garibaldi, realizzata dal comune e tutt’oggi visibile nel palazzo municipale. La cena fu preparata dalla Trattoria del Pesce di Rimini di Pirro Foschi, per circa 80 persone al prezzo convenuto di 2 lire e 70 centesimi a testa. Nel documento trovato da Zicchetti c’è anche il menù: tagliatelle verdi, arrosto e fritto misto, frutta e formaggio. Fu durante quella cena che Giovanni Pascoli riconsegnò le due medaglie a Eugenio Baldinini, garibaldino di San Mauro, soprannominato Sberaglia. Il garibaldino infatti in un momento di problemi economici era stato costretto a vendere le due medaglie di guerra e Giovanni Pascoli si adoperò per fargliele riavere.

Tornando alla cena, quella era la quarta volta che Giovanni Pascoli tornava nel suo paese natio. Dopo la visita del 1897, ricevuto dall’allora amministratore della tenuta Torlonia Leopoldo Tosi, Pascoli tornò a San Mauro nel 1900, poi nel 1907 in occasione delle elezioni del consiglio comunale dove venne eletto.

Ermanno Pasolini