LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Boxe clandestino al ‘ring’ del Mercato coperto di Cesena: bande, degrado e violenza

La vicenda dei combattimenti stile ‘Fight club’ ripropone l’allarme degli anni scorsi Sono necessari interventi di vigilanza e dialogo con il mondo giovanile

Un fotogramma dei video dei combattimenti circolati tra i ragazzini

Cesena, 11 maggio 2023 – A volte ritornano. E, come nel libro di Stephen King, in questo non c’è niente di divertente. La zona del Mercato coperto (ex Foro Annonario) intorno alla quale sarebbero gravitati gli incontri clandestini di pugilato tra giovani e giovanissimi segnalati dal consigliere della Lega Fabio Biguzzi che in proposito ha rivolto un’interrogazione che dovrà essere discussa in consiglio comunale, non è purtroppo nuova a problemi legati al comportamento delle nuove generazioni. In passato erano infatti più volte stati citati episodi sopra le righe anche all’interno della struttura, in particolare nelle ore pomeridiane quando le frequentazioni degli utenti si facevano più rade. Grida, schiamazzi, ma anche spinte, minacce e a volte discussioni finite alle mani. Il menù era piuttosto vario e per niente gradito alla collettività (gestori del complesso in primis, ovviamente), che avevano fatto di tutto per segnalare e risolvere la criticità. Al tempo però non sarebbero stati ravvisati episodi legati a boxe clandestina. Quello che è certo è che l’area, non solo gli spazi interni al Foro, era diventata un abituale punto di ritrovo di giovanissimi frequentatori, molti dei quali raggiungevano Cesena provenendo dalle zone del Rubicone utilizzando il treno come mezzo di spostamento. Tanto che a dettare gli orari delle loro scorribande erano spesso i tempi di passaggio dei vari convogli destinati a riportarli a casa. Come pure in occasione dei più recenti episodi citati da Biguzzi, il numero delle persone coinvolte era spesso alto e la ‘comitiva’ era abituata a spostarsi, gravitando anche lungo la limitrofa via Fattiboni, per poi prendere la strada del parco della Rocca Malatestiana, un gioiello della città che avrebbe enormi potenzialità in termini di attrattiva e che invece continua a restare abbandonato a se stesso. Allora, per affrontare al meglio la situazione venne organizzato anche un incontro tra i gestori del Foro, l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine. I gestori investirono sia su un servizio di sicurezza, che sulle virtuose frequentazioni della zona: a essere utile fu infatti anche l’insediamento di realtà come l’Aquilone di Iqbal abituate a dialogare e relazionarsi col mondo giovanile, che favorirono integrazione e cooperazione virtuosa. La serie di interventi messi in campo permise di risolvere il problema. I fatti dunque dimostrano che le criticità possono essere risolte, prima di tutto tenendo alta l’attenzione. Quello che Biguzzi – e di certo non solo lui – chiede ora. E se è vero che negli ultimi giorni non si sono più registrati episodi simili, magari il messaggio è già passato.