Alessandro Bergonzoni stasera alle 21, sarà sul palco del Teatro Moderno a Savignano sul Rubicone con il nuovo spettacolo "Arrivano i dunque (avannotti, sole blu e la storia della giovane saracinesca)". Quello che il comico-affabulatore bolognese propone utilizzando la sua abituale abilità di giocare con le parole, tra bisticci semantici e associazioni di idee, è un invito alla riflessione sulla società e sui peggiori comportamenti umani: dalle guerre alla depredazione dei Paesi poveri, dalle ingiustizie, all’individualismo. Eppure, per Bergonzoni una inversione di tendenza è possibile: basterebbe abbandonare l’egoismo, e impegnarsi alla "congiungivite", ovvero, l’unione di forze positive per raggiungere il bene comune. Un esempio di quel che oggi avviene è il "geniocidio", la soppressione della creatività e del genio che non può portare a una società migliore. E, allora è necessaria la presenza di "altristi", coloro che hanno in sé l’arte di curarsi del benessere altrui. Insomma, tra il pubblico e il comico si crea una connessione di pensiero e basta poco perché si entri nell’ottica di quel suo modo di esprimersi, solo all’apparenza pieno di nonsense, ma anzi, ricco di spunti di riflessione. E, le risate sono comunque accompagnate dalla consapevolezza che i problemi sociali dell’umanità sono tanti e molto seri e che è necessaria una "crealtà", una realtà creata ex novo per ricominciare a vivere nella considerazione e nel rispetto di ognuno. La stagione proseguirà il 10 gennaio con "Un giorno come un altro" di Giacomo Ciarrapico, con Luca Amorosino e Carlo De Ruggeri.
Raffaella Candoli