REDAZIONE CESENA

‘Benvenuti nel paese dei calzolai’. A ottobre la fiera di San Crispino

A San Mauro Pascoli si prepara la 41a Fiera di San Crispino, patrono dei calzolai, con eventi culturali, gastronomici e religiosi. Si celebra la vita dei santi Crispino e Crispiniano, martiri e calzolai, esempi di fede e carità.

A San Mauro Pascoli si prepara la 41a Fiera di San Crispino, patrono dei calzolai, con eventi culturali, gastronomici e religiosi. Si celebra la vita dei santi Crispino e Crispiniano, martiri e calzolai, esempi di fede e carità.

A San Mauro Pascoli si prepara la 41a Fiera di San Crispino, patrono dei calzolai, con eventi culturali, gastronomici e religiosi. Si celebra la vita dei santi Crispino e Crispiniano, martiri e calzolai, esempi di fede e carità.

A San Mauro Pascoli con lo slogan "Benvenuti nel paese dei calzolai" si sta già lavorando alla preparazione della 41a edizione della Fiera di san Crispino patrono dei calzolai. La fiera animerà il centro del paese con appuntamenti, mostre, stand gastronomici, musica, animazione, con un occhio particolare alla tradizione e alle eccellenze sammauresi, prima fra tutte la calzatura: dai calzolai in piazza fino al circuito degli outlet dei grandi stilisti. Molto sentita è soprattutto la parte religiosa dedicata al santo patrono. Venerdì 25 ottobre, festa di San Crispino 2024, messa solenne alle 17 celebrata dal vescovo Nicolò Anselmi insieme al parroco don Giampaolo Bernabini, con tutta la comunità di San Mauro, alla presenza delle autorità cittadine. San Mauro Pascoli News tratta anche la storia di San Crispino, descritta dal parroco. Crispino , assieme al fratello Crispiniano, visse nella Francia del nord, verso la fine del IV secolo. Sappiamo che si sono convertiti entrambi al cristianesimo da adulti, dando testimonianza di una vita santa. Di mestiere erano calzolai, e seppur poveri , facevano scarpe gratuitamente per la gente misera delle campagne afflitte da carestie ricorrenti.

La preghiera fervorosa e la lettura del Vangelo accompagnava il loro lavoro, erano assidui al culto domenicale, partecipi della vita della piccola comunità cristiana, giusti e caritatevoli nelle opere. Durante la persecuzione romana, si sono rifiutati di inginocchiarsi e bruciare incenso alla statua dell’imperatore di Roma, affermando con semplice risolutezza che l’unico Signore della loro vita è Gesù Cristo. Per questo hanno subito il martirio insieme. I loro corpi sono stati custoditi e venerati da tutte le genti dei villaggi vicini, e sul luogo del martirio è stata costruita una imponente basilica. Di San Crispino parla anche il grande commediografo inglese Shakespeare, in una delle opere più famose, descrivendolo come uomo mite e coraggioso.

Ermanno Pasolini