REDAZIONE CESENA

Beatrice Torrigiani studia Amaduzzi: tesoro storico all'Accademia dei Filopatridi

Beatrice Torrigiani esplora il carteggio di Amaduzzi a Savignano per la sua tesi in storia dell'arte moderna.

Beatrice Torrigiani esplora il carteggio di Amaduzzi a Savignano per la sua tesi in storia dell'arte moderna.

Beatrice Torrigiani esplora il carteggio di Amaduzzi a Savignano per la sua tesi in storia dell'arte moderna.

Una tesi di storia dell’arte moderna per la laurea magistrale. La sta preparando Beatrice Torrigiani, 24 anni, di Orvieto che è arrivata a Savignano per consultare testi, documenti e libri del carteggio di Giovanni Cristofano Amaduzzi, nato a Fiumicino dove c’è ancora la casa natia e dove l’Accademia dei Filopatridi tempo fa vi appose una lapide ricordo, si dedicò agli studi e all’insegnamento delle lingue greca e latina. Si occupò di numismatica dell’alto e basso Impero e si interessò dell’interpretazione di codici antichi. Fu studioso di scienze teologiche e di lingue orientali, scrivendo numerosi e pregevoli saggi in queste materie. Lasciò alla città di Savignano oltre 3.000 volumi e migliaia di lettere della sua ricchissima e preziosa biblioteca, di cui la Filopatridi è depositaria e custode.

"Ho letto un articolo dello studioso savignanese Gaetano Gasperoni, contenuto nel bollettino della deputazione Regia di Storia Patria per l’Umbria del 1940 – ha spiegato la ricercatrice –. In appendice all’articolo Gasperoni aveva pubblicato la trascrizione dell’Odeporico (diario di viaggio) che Amaduzzi aveva fatto nel 1771 a Perugia. Ho preso contatti con l’ufficio cultura di Savignano che mi ha indicato di contattare la Filopatridi".

Perchè questo interesse per l’abate Amaduzzi? "Sto studiando uno dei suoi corrispondenti Francesco Maria Galassi priore della chiesa di San Costanzo di Perugia. Sono interessata al rapporto fra Amaduzzi, Stefano Borgia segretario della Propaganda Fide diretta dallo stesso Amaduzzi".

Come è nata la passione per la storia di questi personaggi dei secoli passati? "L’argomento di ricerca mi è stato indicato dalla professoressa Laura Teza ordinaria di storia dell’arte moderna all’Università di Perugia che da anni si occupa della storia del patrimonio storico artistico dell’abbazia di San Pietro a Perugia".

Soddisfatta di quello che ha trovato all’Accademia dei Filopatridi? "Certamente anche se ho iniziato da poco. Ho trovato documenti della fine del 1700 molto interessanti per i miei studi".

Cosa l’ha colpita maggiormente in questo luogo centenario della cultura? "L’attenzione, la cura e la conservazione per il materiale documentario e la generosa disponibilità di chi lo custodisce. Poi la qualità dei testi ch vengono messi a disposizione di noi giovani ricercatori".

e. p.