GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

Bande dei Rolex sulla riviera romagnola: identificati i rapinatori

Diversi i colpi messi a segno anche a Cesenatico. Ora i carabinieri collaborando con altre caserme sono riusciti a scovarli: denunce e arresti

Migration

La pattuglia di carabinieri di Cesenatico durante un posto di controllo

Cesenatico, 17 settembre 2024 – Sono stati tutti identificati i membri delle bande dei Rolex che hanno messo a segno diversi colpi in riviera. Il merito è dei carabinieri della Compagnia di Cesenatico che hanno lavorato a stretto contatto con i colleghi delle altre caserme dell’Emilia-Romagna, estendendo l’operazione in Lombardia, in Veneto e in Liguria.

A Cesenatico i colpi messi a segno in due mesi sono stati quattro. Il primo, purtroppo riuscito, risale al 23 giugno, quando un uomo è stato derubato del Rolex a Zadina, dove lo ha avvicinato una donna sulla trentina con l’accento dell’Est Europa, la quale ha iniziato a fargli i complimenti per il bel cane che portava al guinzaglio e poi gli ha trattenuto il braccio e sfilato il Rolex, allontanandosi su una Volkswagen Passat station wagon di colore nero, guidata dal complice dietro l’angolo. Davanti al Maré, sul molo di Levante, una donna avvenente si è avvicinata ad un uomo maturo al volante di una Porche ed è riuscita a raggirarlo sino a sfilargli un orologio costoso, non un Rolex, ma un pezzo importante comunque del valore di 5mila euro. Dall’altra parte del porto, sul molo di Ponente vicino al ristorante Urbano, in una panchina è stato avvicinato un altro uomo che si è fatto abbindolare e non ha dato l’allarme in tempo, così la rapinatrice è riuscita a rubargli il prezioso orologio che aveva al polso. Lo scorso 8 agosto era stato invece preso di mira un turista di 49 anni residente a Como, con al polso un modello Submariner con il quadrante nero. L’uomo, proprietario di una casa estiva in zona, stava passeggiando in viale Carducci a Valverde, quando di punto in bianco è stato avvicinato da una ragazza sulla trentina con l’accento dell’Est, la quale gli ha detto "sei un bel ragazzo", poi lo ha afferrato ad un braccio con due mani, stringendomelo forte e facendo proposte esplicite piuttosto volgari. In quest’ultima occasione il 49enne si è accorto di essere stato derubato e ha inseguito la rapinatrice, che prima di salire sull’auto del complice ha lasciato cadere il Rolex in un’aiuola. Lo stesso turista comasco ha trovato molte similitudini con il caso di inizio estate a Zadina, tant’è che molto probabilmente si tratta della stessa banda. Le indagini dei carabinieri di Cesenatico, anche con l’utilizzo delle immagini registrate dalle telecamere lungo le strade e con il targa system, confrontate con il lavoro dei colleghi dell’Emilia e delle regioni del nord Italia, hanno consentito di appurare che si tratta di bande di trasfertisti che risiedono a Milano e in altre città del nord, formate da uomini e donne ben vestiti, che si muovono su auto ben tenute anche se non di lusso. I membri sono stati tutti identificati e denunciati a piede libero, e qualcuno è già finito in carcere.