ELIDE GIORDANI
Cronaca

Bambini non vaccinati. Notificati all’Ausl Romagna 267 ricorsi contro le sanzioni

Cresce il contenzioso con i genitori inadempienti all’obbligo del decreto Lorenzin sulle iscrizioni scolastiche. A settembre risultavano cinquemila non vaccinati in Romagna, di cui 1.314 solo nel Cesenate.

Una seduta delle vaccinazioni obbligatorie per bambini. Il decreto Lorenzin sanziona i genitori inadempienti

Una seduta delle vaccinazioni obbligatorie per bambini. Il decreto Lorenzin sanziona i genitori inadempienti

Continuano le comparizioni davanti ai giudici di pace dei genitori che non hanno ottemperato alle vaccinazioni obbligatorie per i loro figli da 0 a 16 anni e hanno fatto ricorso contro l’ingiunzione di pagamento della relativa ammenda di 198,26 euro inviata loro dall’Ausl Romagna. A settembre scorso, l’Ausl, per tutto il territorio romagnolo, dava conto di un centinaio di ricorsi notificati. Da allora - i genitori hanno 30 giorni di tempo dalla notifica per pagare o fare ricorso - il numero dei ricorrenti, che via via hanno ricevuto la sollecitazione al pagamento dell’ammenda, ha continuato a crescere, arrivando ai 267 di oggi.

Il decreto Lorenzin impedisce l’iscrizione alle scuole materne e agli asili nido ai bambini non vaccinati, mentre prevede sanzioni economiche per i genitori che iscrivono i loro figli alla scuola dell’obbligo (dalla primaria alle superiori, sino ai 16 anni), senza le prescritte vaccinazioni. Chi ricorre contro la sanzione, in genere, non solo rifiuta di pagare l’ammenda, ma, nella maggiorparte dei casi, ingaggia una battaglia ideologica perché si trasformi l’attuale obbligatorietà in una semplice raccomandazione. Ma poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, haemophilus influenza tipo B, morbillo, rosolia, parotite e varicella, elenco inserito nella decreto, sono ancora considerate malattie a rischio pandemico e la legge impone la vaccinazione.

Quanti sono i genitori che non hanno provveduto a vaccinare i loro figli? A settembre, aveva comunicato l’Ausl Romagna, all’avvio delle lezioni scolastiche erano 4.960. Di cui 1.314 nel solo Cesenate (su oltre 13 mila residenti 0-16). Di questi in parte (minima) hanno ritirato i propri figli dalla scuola (nido e materna), in parte si sono messi in regola con la legge facendo vaccinare i loro ragazzi e, in parte - ai 267 notificati potrebbero aggiungersene molti altri - hanno fatto ricorso.

"L’Azienda - evidenzia la direttrice amministrativa dell’Ausl Agostina Aimola - si costituisce sempre in opposizione, e la fa a 10 giorni dalla data della prima udienza davanti al giudice di pace. In questo momento i processi in corso sono 61. Per 22 di questi è stata emessa una sentenza di rigetto. Solo uno dei ricorsi è stato accolto dal giudice. In istruttoria ce ne sono attualmente 38".

Si presenta dettagliata, nel frattempo, la situazione nell’ambito delle scuole comunali e parificate di Cesena in cui gravitano 1500 ragazzi. A settembre erano 21 quelli non vaccinati: di questi 18 si sono messi in regole mentre per 3 (scuola materna e nido) i genitori hanno preferito ritirarli dalla scuola. Nei casi in cui il giudice stabilisce che l’obbligo non ha possibilità di accoglienza del ricorso, o i genitori vaccinano, o i bambini restano fuori dalla scuola. Per chi frequenta la scuola dell’obbligo, invece, non resta altro che pagare la sanzione. Altrimenti s’innesca il processo di recupero crediti da parte dell’Agenzia delle Entrate.