VLADIMIRO GIOVANNINI*
Cronaca

Bambini e corpi estranei, cosa fare in caso di ingestione

I bambini mettono spesso in bocca oggetti, ma non tutti comportano rischi. In caso di ingestione di corpi estranei, valutare dimensioni e forma è essenziale. Consultare un medico è consigliato per valutare eventuali rischi e necessità di intervento.

Bambini e  corpi estranei, cosa fare in caso di ingestione

I bambini mettono spesso in bocca oggetti, ma non tutti comportano rischi. In caso di ingestione di corpi estranei, valutare dimensioni e forma è essenziale. Consultare un medico è consigliato per valutare eventuali rischi e necessità di intervento.

Ho un bambino che mette continuamente in bocca tutto quello che trova e l’altro giorno ha ingoiato un bottone da camicia. Rassicurata dal fatto che non ha avuto tosse non l’ho portato in pronto soccorso ma ho seguito il consiglio di mio marito controllando che avvenisse un’eliminazione spontanea. Ho fatto una cosa corretta oppure ho corso qualche rischio?

Mettere in bocca quello che è a portata di mano è un evento non solo comune ma normale nei bambini perché è un modo per conoscere l’ambiente che li circonda e raggiunge il suo picco fra i 6 mesi e i 3 anni. Ingeriscono di tutto dalle monete alle biglie, dai bottoni a parti di giocattolo, dai cappucci delle penne a qualche sassolino. La maggior parte di questi corpi estranei supera i restringimenti del tubo digerente e viene eliminata naturalmente senza alcun problema, tuttavia il 10-20% richiede la rimozione endoscopica e l’1% quella chirurgica. Gli eventuali rischi sono legati chiaramente alla natura del corpo estraneo, alle sue dimensioni, alla sua forma ed alla possibilità che possa essere inalato. Abbiamo già trattato in un precedente articolo l’ostruzione respiratoria quindi focalizziamo l’attenzione al caso esposto dalla lettrice. Quando il corpo estraneo scende nelle vie digestive occorre fare alcune considerazioni sulle sue caratteristiche. Se è smusso come una moneta o un bottone occorre valutarne le dimensioni: un diametro inferiore a 2 cm. nel lattante e 2,5 cm. nei bambini più grandi dovrebbe superare i normali restringimenti fisiologici del tubo digerente e quindi venire eliminato naturalmente dopo qualche giorno. Occorre fare molta attenzione all’ingestione di batterie a bottone perché possono liberare sostanze chimiche caustiche o generare una corrente a basso voltaggio con il rischio di un danno alla parete intestinale fino alla perforazione . Nei casi dubbi o quando si tratta di materiale aguzzo (chiodini, lische di pesce, ossa di pollo, aghi ect) è sempre opportuno consigliarsi con il proprio pediatra o meglio ancora con il medico di pronto soccorso portando con sé, se possibile, un oggetto simile a quello ingoiato. Questo permetterà una ragionevole valutazione del rischio legato alle peculiarità del corpo estraneo facilitando le scelte terapeutiche. Nel caso da lei riportato devo riconoscere la ragionevolezza della scelta di suo marito.

*medico