RAFFAELLA CANDOLI
Cronaca

L’ex bambina di Chernobyl dall’orfanotrofio alla laurea: “Sogno di fare la veterinaria”

Alina Lukanovich, 28 anni, ha conseguito la sua seconda laurea in Acquacoltura a Cesenatico "Devo ringraziare i miei genitori italiani Nives e Gastone Ravegnani per l’aiuto in questi anni"

Alina Lukanovich, 28 anni, ha conseguito la sua seconda laurea in Acquacoltura a Cesenatico

Alina Lukanovich, 28 anni, ha conseguito la sua seconda laurea in Acquacoltura a Cesenatico

Cesena, 24 luglio 2024 – Si è laureata a Cesenatico, nell’ultima sessione del corso triennale di Acquacoltura e produzioni ittiche, con una tesi sull’"Impiego delle colture cellulari in laboratorio e gestione pratica di linee cellulari ittiche". Alina Lukanovich, bielorussa di Minsk, ha 28 anni e questa è la sua seconda laurea: la prima, col massimo dei voti l’ha conseguita nel suo Paese. Quest’ultimo traguardo, con una votazione di 100 su 110, anche se non en plein rappresenta una delle tante conquiste che la ragazza si è guadagnata con determinazione e forza di volontà; quella forza che l’ha sostenuta nei momenti più difficili della sua giovane vita.

Alina è infatti una ex "bambina di Chernobyl" e all’età di 7 anni è stata inserita nei progetti di risanamento e accoglienza temporanea presso famiglie italiane; aspetto che nelle tradizionali dediche non dimentica di citare nel volume di laurea, ringraziando l’associazione Piccolo Mondo e la sua famiglia. E, per sua famiglia Alina intende Nives e Gastone Ravegnani, esperti tributaristi di Cesena, col figlio Andrea, che all’epoca della prima accoglienza di Alina aveva vent’anni. "A loro va la mia gratitudine – dice mentre gli occhi verdi le si velano di commozione -, per il sostegno psicologico e l’aiuto economico. Devo poi a mamma Nives, la decisione di stabilirmi a Cesena con un visto di studio e dare una svolta alla mia vita".

"Io e mio fratello Victor – ricorda Alina -, di un anno più grande di me, vivevamo con la nonna paterna che per mantenerci faceva un doppio lavoro, ma ovviamente a casa era pochissimo presente, ed era Victor, pur piccolissimo, a ricoprire un ruolo di protezione. Aspetto che ha sviluppato la nostra autonomia e ci ha forgiato il carattere. Senza renderci conto dei pericoli, eravamo quasi bambini di strada: a 5 anni lui e 4 io, andavamo in giro per la città, finché in piena notte e sotto un temporale, siamo stati soccorsi da una pattuglia della polizia che portatici a casa, e dopo un estenuante colloquio con la nonna ci ha sottratto alla sua potestà, affidandoci ad un istituto".

E qui i ricordi vividi di 9 anni trascorsi senza affetti, tra molte punizioni subìte spesso ingiustamente, sfregi di qualche assistente che davanti ai morsi della fame dei bambini, di notte mangiava i loro biscotti con aria di scherno, induriscono i bei lineamenti di Alina, che nel suo lettino di bambina meditava un riscatto. Poi l’affidamento insieme a Victor ad una tutrice che "soddisfaceva le nostre esigenze primarie, ma era zero a livello affettivo. E anche io stavo ormai anestetizzando la mia emotività".

Alina si diploma, continuando a venire per le vacanze estive e natalizie dalla famiglia Ravegnani, imparando senza studiarlo, quell’italiano parlato che l’ha sostenuta negli studi a Cesenatico. Nel frattempo si laurea in Veterinaria a Minsk, poi l’abilitazione, "6 mesi come assistente veterinaria in una depressa e poverissima Georgia" e siamo al 2021, quando i pesanti postumi del Covid la inducono ad accettare il consiglio di "mamma e papà" di venire a Cesena, dove la situazione sanitaria è pure interessata dal virus. "Tra burocrazia, permessi di soggiorno, green pass, cerco di farmi riconoscere la laurea extra Ue - continua Alina -, ma non è possibile, se non con esami integrativi, ma per chi come me ha imparato la materia in lingua russa, il percorso diventa difficile da affrontare nell’immediato".

Con Piccolo Mondo ha ottenuto il brevetto da sub coi corsi di SubAtlantide e pensa possa esserle utile nella pratica di uno studio in materia ittica, così Alina attua un piano B, con l’ iscrizione alla Facoltà di Cesenatico. "Ma il sogno – conclude- è fare la veterinaria e prima o poi ce la farò. Sui sentimenti ‘congelati’ ci sto lavorando".