ANNAMARIA SENNI
Cronaca

A Cesena autisti al capolinea: "Musica a tutto volume, insulti e minacce: impossibile lavorare"

L’esasperazione dei conducenti degli autobus con i più giovani. "Fumano, urlano, si sentono i padroni: in gruppo fanno paura"

Raffaele Rossi, delegato Fit Cisl e autista di autobus da 19 anni

Cesena, 26 settembre 2023 – La concentrazione è massima alla guida, non ci si può permettere di sbagliare. Ma l’ambiente caotico e ostile non aiuta. Raffaele Rossi, delegato Fit Cisl, è autista di autobus da 19 anni, e di chilometri al volante ne ha percorsi tanti. "E’ un lavoro faticoso guidare per ore con responsabilità pesanti – spiega Rossi – siamo impegnati in corse con 90 persone a bordo, con 45 posti a sedere e il resto delle persone in piedi. La responsabilità di noi conducenti è sia nei confronti degli utenti della strada, tra cui gli utenti deboli come i pedoni e le biciclette, sia nei confronti dei passeggeri. E’ un lavoro impegnativo, più mentale che fisico. Ci ritroviamo spesso a dover fare i conti con utenti giovani che hanno comportamenti difficili. Gli studenti parlano, urlano, disturbano, utilizzano casse per ascoltare la musica a volume assurdo e se chiediamo loro di abbassare il volume ci aggrediscono e insultano". "I ragazzi stanno diventando troppo esuberanti – continua Rossi – e noi siamo bersagliati continuamente da aggressioni verbali. C’è una maleducazione di fondo e questo è uno dei motivi per cui risulta difficile trovare autisti, oltre naturalmente allo stipendio che è troppo basso".

La paga per un autista che si avvia al lavoro è di 1.150 euro al mese per sei ore e trenta al giorno sei giorni a settimana, in tutto 39 ore a settimana. Lo stipendio di un autista a tempo indeterminato è di circa 1.300 euro. Se lavori la domenica guadagni di più, ma non troppo. La maggiorazione notturna è di poco più di 1 euro e 20 centesimi. L’aspetto economico è uno dei motivi per cui il 30% degli autisti abbandona il mestiere entro sei mesi dall’inizio. Nel Cesenate ci sono 135 autisti, ma ne servirebbero di più. E’ proprio un autista di Start Romagna che racconta le difficoltà che i dipendenti si ritrovano a vivere. “Ci siamo stancati di subire aggressioni verbali che sono purtroppo all’ordine del giorno, sia da parte di extracomunitari che di italiani, nessuno escluso – parte così il racconto di un autista 60enne – la cosa che ci disturba moltissimo sono le casse per ascoltare la musica che i ragazzini tengono a un volume altissimo e che noi chiediamo di abbassare, ma ci rispondono con insulti pesanti. Ci sono corse problematiche in cui i ragazzi si mettono in fondo agli autobus e si accendono sigarette o fumano sigarette elettroniche. Si credono i padroni degli autobus. In quel caso noi autisti proviamo a dire loro qualcosa, ma le reazioni sono di un comportamento aggressivo e tante volte abbiamo paura perché noi siamo soli al volante e loro sono a gruppetti di 5 o 6 persone. Saranno pur sempre ragazzotti, ma in gruppo fanno paura. Alcune volte ti mandano a quel paese altre volte fanno cori prendendo di mira noi autisti. Il ritornello è sempre contro il conducente". "Purtroppo c’è chi rimane a piedi perché le corse sono poche – continua l’autista - ma noi non possiamo partire con la porta aperta e facciamo presente che passerà un altro autobus. A quel punto partono gli insulti. Fortunatamente di aggressioni fisiche non ce ne sono più state da inizio 2022, quando un extracomunitario ha aggredito un collega. Io sono 25 anni che lavoro negli autobus ma negli ultimi 7 anni la situazione è peggiorata. I controllori sono pochissimi. Su Forlì e Cesena ce ne sono 6 la mattina e 6 al pomeriggio e viaggiano in coppia. Ci vorrebbe un supporto fisico".