
Cesena, 19 febbraio 2025 – Durante la notte la sede del campus universitario di Cesena è stata presa di mira da vandali che a colpi di bombolette spray rosse hanno imbrattato (video) le facciate del complesso con scritte contro i vaccini e lo sviluppo della rete 5G.

Danni al Campus
I danni sono significativi, perché lo sfogo degli avventori ha riguardato diverse pareti esterne, compresa la facciata del campus, che è stata completamente 'sommersa' dalle scritte. Le indagini per risalire ai responsabili del gesto sono già in corso e potrebbero avvalersi anche della presenza di una serie di telecamere collocate nell'area.
Il rettore Molari: “Prenderemo i vandali”
"Il danno sarà presto rimediato e sono certo che sarà compiuto ogni sforzo per giungere al riconoscimento degli autori". Il rettore del'Alma Mater di Bologna Giovanni Molari condanna sui social l'atto vandalico compiuto questa notte al Campus di Cesena, un episodio che "urta e offende sia per l'entità del danno, sia per i contenuti minatori".
Il rettore ringrazia le forze dell'ordine che si sono immediatamente attivate per individuare i responsabili e il sindaco di Cesena Enzo Lattuca per le sue "sentite parole di solidarietà, che ben esprimono l'importanza che la città annette alla presenza universitaria". Molari si tiene in costante contatto sulla vicenda con il presidente del campus Mirko Viroli.
Il sindaco Lattuca: “Atto gravissimo e inaccettabile”
"Le scritte ingiuriose e deliranti apparse nel nostro campus universitario – ha commentato il sindaco Enzo Lattuca – sono un atto gravissimo e inaccettabile. Tali atti di vandalismo e di inciviltà non solo rappresentano una violazione del rispetto reciproco, ma rappresentano un attacco alla comunità accademica, che si fonda sul sapere scientifico e sul valore del dialogo e del confronto tra idee. Esprimo la mia totale solidarietà all’Università di Bologna e al coordinatore del Campus di Cesena, il professor Mirko Viroli. Sia chiaro nessuno si farà intimidire e non tollereremo mai atti che alimentano odio, discriminazione o intolleranza. Insieme alle forze dell’ordine faremo di tutto affinché i responsabili di questo atto vandalico vengano individuati”.
La ministra Bernini: “Il sapere non si imbratta, si coltiva”
Sul grave episodio è intervenuta la ministra dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini: “Quanto accaduto al campus dell’Università di Bologna a Cesena è un attacco inaccettabile all'intera comunità accademica e alla città. Il sapere non si imbratta, si coltiva. Insieme siamo più forti contro chi oppone ignoranza e vandalismo alla scienza, alla conoscenza e al libero confronto”.
Il governatore de Pascale: “Grave attacco ai valori della conoscenza”
Sul caso è intervenuto anche il presidente della Regione Emilia Romagna, Michele de Pascale: “Grave attacco ai valori della conoscenza e del confronto democratico. Sosteniamo pienamente l’azione del Comune di Cesena e delle forze dell’ordine affinché i responsabili siano individuati e perseguiti. Un atto vile e inaccettabile, che prende di mira un luogo dedicato alla conoscenza e alla ricerca, valori fondamentali della nostra comunità”.
Queste le parole di de Pascale che ha aggiunto: “Un gesto intollerabile - sottolinea de Pascale -. Le università sono il cuore della conoscenza, della ricerca scientifica e del confronto libero e democratico. Colpire un luogo del sapere con messaggi intrisi di disinformazione e odio è un attacco, non solo alla comunità accademica, ma a tutta la società. Non possiamo permettere che atti di questo tipo trovino spazio nelle nostre città”.
Il presidente della Regione esprime quindi solidarietà al rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, e al coordinatore del Campus di Cesena, Mirko Viroli, e ribadisce l’impegno delle istituzioni per contrastare ogni forma di violenza e intimidazione. “L’Emilia-Romagna è e resterà una terra che difende la conoscenza, il rispetto e il confronto civile".
La condanna sui social
"Segatura nel cervello", "deficenti", "ignoranza all'attacco della cultura", "quattro scappellotti fatti bene". Si alza un coro di condanna contro l'atto vandalistico che ha deturpato il Campus di Cesena dell'Alma Mater di Bologna. Con lo sdegno che cresce sui social tra profili dei politici locali e di discussione. La consigliera regionale del Partito democratico ed ex assessore comunale a Cesena Francesca Lucchi lo definisce "un atto vandalico inaccettabile, che colpisce i valori su cui si fondano la comunità accademica e la nostra società". Aggiungendo che "non c'è spazio per chi al posto del dialogo sceglie di deturpare beni pubblici e diffondere teorie prive di ogni fondamento".
Dello stesso avviso Mirko Grammatico della segreteria comunale dem cesenate: "Mai vista una cosa così, uno scempio al limite della paura. Cesena non merita di essere deturpata da messaggi deliranti e intimidatori. Civiltà e rispetto sono sempre stati i valori dell'Università e della nostra città, e non saranno certo queste scritte a cambiarlo". Solidarietà arriva anche dall'opposizione in consiglio comunale.
Marco Casali di Fratelli d'Italia esprime "la nostra più profonda solidarietà" all'Università di Bologna, al coordinatore del Campus Mirko Viroli e all'intera comunità accademica. "Questi atti vandalici - rimarca- rappresentano un gesto gravissimo e inaccettabile, non solo per il danno materiale arrecato, ma soprattutto per l'attacco ai valori fondamentali della conoscenza, del dialogo e del rispetto reciproco".
I responsabili di questo "gesto vile" vanno individuati e chiamati a rispondere delle proprie azioni. "Come comunità, continueremo a sostenere il Campus consapevoli del ruolo cruciale che esso svolge nella formazione delle nuove generazioni e nella promozione di una società aperta e basata sul sapere scientifico". E c'è l'impegno, conclude Casali, a "supportare tutte le iniziative che promuovano il dialogo, la conoscenza e la convivenza pacifica, nella ferma convinzione che solo attraverso il rispetto e il confronto costruttivo si possa costruire un futuro migliore per tutti".