Asta green di Baldinini. Le sneakers ’responsabili’

Il ricavato della vendita online dei 6 modelli sarà devoluto a Legambiente

Si è aperta a fine novembre , sulla piattaforma CharityStars, l’asta online dell’edizione limitata di calzature ‘responsabili’ creata dal brand sammaurese Baldinini in collaborazione con la startup italiana Acbc. Acronimo di ‘Anything can be changed’ (letteralmente, ‘qualsiasi cosa può essere cambiata’), Acbc è specializzata nella progettazione e produzione di scarpe sostenibili. La collezione, personalizzata dagli studenti del corso di laurea triennale in Design della Naba – Nuova accademia di belle arti di Milano, è formata da sei sneakers, realizzate con materiali sostenibili e certificati, riciclati pre e post consumo e ‘bio-based’, derivanti, cioè, da biomasse e non da fonti fossili come il petrolio. Una produzione dal cuore verde, dunque, messa all’asta con uno scopo solidale: i modelli saranno battuti fino al 17 dicembre e l’intero ricavato sarà devoluto a Legambiente. La linea di sneakers sarà esposta, per l’intera durata dell’asta, nel negozio monomarca Baldinini di via Del Babuino a Roma. L’iniziativa, lanciata in concomitanza con le festività natalizie, conferma non solo l’anima solidale dell’azienda di San Mauro Pascoli, ma anche la volontà di sostenere i giovani creativi, convincendoli a valorizzare la grande tradizione del made in Italy con mano innovativa, responsabile e in ottica green. "Il progetto nasce dalla consapevolezza di quanto sia necessaria un’educazione alla sostenibilità in ogni sua forma. Il nostro prodotto responsabile si è naturalmente evoluto prima grazie agli studenti Naba e ora grazie a CharityStars, per poter consolidare il nostro messaggio, diffonderlo e renderlo, a tutti gli effetti, circolare", commenta Christian Prazzoli, amministratore delegato di Baldinini. Già in occasione delle sfilate milanesi della scorsa primavera, l’azienda aveva presentato una piccola collezione ‘green’, denominata ‘Acbc per Baldinini’ e composta da 20 modelli da uomo e da donna, realizzati plasmando materiali come il poliuretano termoplastico riciclato, le bottigliette in Pet e gli scarti di lavorazione della canna da zucchero. La suola era costituita prevalentemente da ‘retpu’, un materiale ricavato da granuli di gomma riciclata, l’intersuola era in ‘bio-eva’, materiale biosintetizzato dalla canna da zucchero; la fodera, infine, era a base di poliestere riciclato.

Maddalena De Franchis