
di Giacomo Mascellani
Cesenatico è scossa dall’assalto alla la filiale di RivieraBanca in viale Caboto. La violenza dell’esplosione del bancomat, poco prima delle 4 di venerdì mattina, ha fatto sobbalzare l’intera zona Ponente della città.
La scena era da film, con banditi in fuga e carabinieri all’inseguimento, come non se ne erano mai viste prima: nella zona in precedenza non si erano mai verificati episodi di questo tipo. La banda è riuscita a rubare solo 10mila dei 30mila euro contenuti nella cassaforte del bancomat. La deflagrazione però è stata violentissima, tant’è che l’onda d’urto ha devastato l’interno della banca, abbattendo muri in cartongesso e soffitti, distruggendo mobili, computer e tutte le parti blindate sul fronte dell’istituto di credito.
Più che i 10mila euro peseranno dunque i danni materiali per ricostruire tutto, che devono essere ancora quantificati, sebbene siano coperti da assicurazione. La banca è chiusa, il denaro e i documenti più importanti sono stati trasferiti in altra sede e i clienti vengono indirizzati temporaneamente nella filiale di viale Trento per eseguire qualsiasi operazione bancaria.
I danni provocati dall’esplosione sono ingenti anche per il condominio, dove al piano terra e ai piani superiori ci sono nove appartamenti, di cui due abitati tutto l’anno da famiglie di Cesenatico e i restanti sette sono seconde case di turisti. C’è una grossa parte del soffitto che è crollata nell’atrio, corrisponde al pavimento dell’appartamento al primo piano, dove la famiglia residente è stata letteralmente sbalzata dal letto.
Si stanno compiendo verifiche in tutto l’edificio, per verificare e soprattutto valutare eventuali danni in altre abitazioni. I Vigili del fuoco sono intervenuti e hanno dichiarato l’edificio agibile. L’amministratore del condominio che al piano terra ospita la banca presa d’assalto, il geometra Angelo Ori, si è precipitato subito a fare un sopralluogo e ha denuncia il sinistro all’assicurazione del condominio, per danni relativi all’esplosione dolosa. Contestualmente ha contattato i proprietari degli altri appartamenti per informarli dell’accaduto e verificare eventuali altri danni.
Nel frattempo i carabinieri di Cesenatico proseguono le indagini per risalire all’identità dei componenti della banda dei bancomat, sulla base delle dichiarazioni rilasciate anche da alcuni testimoni oculari che li hanno visti. I militari hanno rilevato anche delle impronte sul luogo del colpo e hanno sequestrato i cavi elettrici e la batteria maneggiati dai banditi e utilizzati per innescare lo scoppio, con l’obiettivo di avere elementi utili e prove. Nella caserma di Cesenatico i carabinieri stanno esaminando le immagini delle telecamere presenti lungo le strade dove l’Audi A6 nera utilizzata dalla banda, è passata per raggiungere Ponente e poi per fuggire.