LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Anno da bollino rosso. Alluvione, frane e temperature record: nove eventi estremi

Presentato il bilancio dell’osservatorio Città Clima di Legambiente. Le esondazioni di maggio sono state classificate al terzo posto. tra le peggiori calamità che hanno flagellato il pianeta nel 2023.

Anno da bollino rosso. Alluvione, frane e temperature record: nove eventi estremi

Anno da bollino rosso. Alluvione, frane e temperature record: nove eventi estremi

Nove eventi climatici estremi conteggiati nella provincia di Forlì-Cesena nell’arco di dodici mesi. La statistica, frutto di un’analisi prodotta dall’Osservatorio Città Clima di Legambiente insieme a Unipol, certifica quello che gli abitanti del nostro territorio non dimenticheranno facilmente. L’alluvione dello scorso maggio, classificata al terzo posto tra le peggiori calamità naturali che hanno martoriato il pianeta nel corso del 2023, ha in effetti inciso in maniera statisticamente molto rilevante sul totale di 378 eventi registrati durante l’anno in tutta Italia, il 22% in più rispetto al 2022. Nel Paese in seguito a queste calamità sono morte 31 persone (3 a Cesena e 3 a Forlì) e si sono registrati danni per miliardi di euro. Tra i casi più drammatici ci sono in effetti le due alluvioni che hanno sconvolto l’Emilia-Romagna: il 2 e 3 maggio la prima e il 16 e il 17 maggio la seconda, più grave. Le forti piogge hanno fatto straripare 23 corsi d’acqua e si sono verificate oltre 280 frane in 48 comuni. Numerose le strade e ferrovie chiuse e danneggiate. Sono caduti più di 300 mm di piogge in due giorni. Il bilancio ufficiale è di 15 vittime, oltre alle 3 vittime dell’ondata di inizio maggio che aveva già compromesso abitazioni, viabilità e agricoltura.

Ma il 2023 diventerà, con molta probabilità, anche un nuovo anno record per le temperature: in Emilia Romagna la media da inizio anno è già superiore di 1, 18°C rispetto al periodo 1991-2020. Al 23 dicembre in regione la temperatura media era di 13,6°C superiore di ben 4 gradi rispetto alla temperatura massima più alta mai registrata, nel 2019. L’altra faccia del cambiamento climatico in corso sono i danni economici. Le due alluvioni in Emilia Romagna hanno una stima di danni pari a 8,5 miliardi di euro. "I dati dell’Osservatorio dimostrano la necessità di procedere rapidamente alla messa in sicurezza dei nostri territori – ha dichiarato Davide Ferraresi, presidente di Legambiente Emilia-Romagna – ma serve anche adottare politiche efficaci per evitare che il cambiamento climatico si aggravi ulteriormente".

Sul tema si aggiunge una valutazione di Condifesa Romagna, associazione che associa oltre mille imprese agricole, affiancandole nella prevenzione e nella gestione dei rischi e che nel 2023 ha risarcito danni per 3,9 milioni di euro: quasi sei volte l’ammontare dell’anno precedente. "Questi danni – puntualizza Andrea Ferrini, presidente di Condifesa Romagna – sono conseguenza delle gelate tardive riscontrate tra fine marzo e inizio aprile, dell’alluvione di maggio e delle fortissime raffiche di vento e delle grandinate susseguitesi nei mesi estivi. Nel 2023 l’agricoltura non si è purtroppo fatta mancare niente e non dimentichiamoci che anche la siccità ha dato problemi. In questo contesto è evidente l’importanza di assicurare le proprie produzioni agricole per tutelare il reddito d’impresa".