Cesena, 14 settembre 2024 – La prima . L’unica in Italia. Contenderà domani, in piazza del Popolo a Cesena, per il primato nella più virile delle sfide: quella delle armi nella medievale Giostra d’Incontro, privilegio speciale di Papa Paolo II alla città sin dal 1465. La sorpresa di una gentildonna guerriera, che cela i suoi lunghi capelli rossi sotto un elmo d’acciaio, è un elemento che non potrà che catalizzare la curiosità dei millecinquecento cesenati attesi domenica alle 17 davanti a Palazzo Albornoz, sede del Comune: a sfidarsi quattro cavalieri, ognuno abbinato per sorteggio a un quartiere della città. Anne Cornelia Hecker, tedesca della Sassonia e romagnola da quindici anni per matrimonio con un ravennate, sorride a chi le chiede se non ha paura di affrontare a cavallo, appesantita dall’armatura e da una lunga lancia in legno, avversari fisicamente più forti. "Le donne – dice con il suo marcato accento tedesco – sono più fini nella battaglia. Sopperiscono alla forza con la destrezza e la velocità della risposta".
Ma com’è nata la passione per i tornei cavallereschi?
"Attraverso l’amore per i cavalli. Già da piccola avevo il desiderio di cavalcare ma ho cominciato, con mio marito, solo quando mi sono trasferita in Italia. Oggi abito in campagna, tra Cesena e Ravenna, e accanto a casa ho una scuderia con due cavalli. Ogni fine settimana libero andiamo a cavallo fino al mare".
Oltre a governare il cavallo lei deve maneggiare anche un’arma. E’ pesante?
"Non tanto, inoltre non è un’arma molto offensiva. E’ una lancia in legno che ha un punto di rottura che impedisce l’affondo sulla corazza o sullo scudo dell’avversario. Nei nostri tornei non puntiamo a disarcionare i cavalieri, basta toccarli".
Come ci si muove in una corazza?
"Non è così disagevole una volta indossata. Pesa meno di quanto sembri. È un’armatura d’acciaio fatta su misura, da parte di armaioli cechi bravissimi, che ci appartiene personalmente così come i costumi medievali per le sfilate. In quelle occasioni il mio abito è da dama".
Le risulta che le donne abbiano mai partecipato a sfide cavalleresche?
"No, nel medioevo non esisteva un tale ruolo per le donne. Al massimo difendevano il campo. Nel 2024 si può, basta allenarsi. Io ho iniziato nel 2018, ma poi il Covid ci ha bloccato. Ho gareggiato in una piccola giostra a Ravenna, poi a Lucca e in altre occasioni in Italia ma quella di Cesena è una giostra molto importante, con sfidanti forti e preparati".
Vincerà il palio?
"Ce la posso fare".