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Amadori, il bilancio di sostenibilità: "Sempre più attenti all’ambiente"

L’ad Denis: "Noi, promotori di benessere e nutrizione consapevole". Tutti i numeri degli investimenti green

Amadori, il bilancio di sostenibilità: "Sempre più attenti all’ambiente"

L’ad del gruppo, Denis Amadori

di Annamaria Senni

CESENA

Da sempre specialista del settore avicolo, con una quota di mercato di circa il 30% sul totale carni avicole in Italia, il gruppo Amadori sta estendendo la propria offerta a tutto il campo delle proteine: bianche, rosa, gialle e verdi. Costruire un futuro in cui l’alimentazione sia sempre più sana, sostenibile e accessibile è l’obiettivo del gruppo Amadori, leader in Italia nel settore agroalimentare, che ha presentato il quarto report di sostenibilità relativo all’esercizio 2023. Fondata nel 1969 oggi l’azienda può contare sulla collaborazione di oltre 9.300 persone, tutte in Italia, ha registrato nel 2023 un fatturato di 1.780 milioni di euro. L’azienda si distingue sul mercato per la gestione integrata della propria filiera italiana, formata da 6 stabilimenti di trasformazione alimentare, 5 incubatoi, 4 mangimifici e uno in conto lavorazione, circa 800 allevamenti sia a gestione diretta che in convenzione, 3 piattaforme logistiche e 16 centri di distribuzione fra filiali e agenzie, che garantiscono una distribuzione capillare in tutta Italia.

"Il nostro gruppo conferma la volontà di dare il proprio contributo su tutti gli aspetti della sostenibilità – ha commentato l’ad Denis Amadori – e di essere una guida per il settore agroalimentare verso una filiera che non sia solo fornitrice di prodotti, ma anche promotrice di benessere e nutrizione consapevole, impattando positivamente su ambiente e tessuto sociale". Anche per questa edizione si conferma la scelta di utilizzare i Gri Sustainability Reporting Standards, uno dei più riconosciuti a livello internazionale. Nel 2023 Amadori ha confermato l’impegno nel conseguimento di una rendicontazione sempre più puntuale degli impatti ambientali ed energetici, della gestione dei rifiuti e dell’ottimizzazione e recupero delle risorse. Di tutta l’energia elettrica prodotta nello scorso anno, sia da impianti fotovoltaici che da cogeneratori di proprietà, l’85% è stato destinato all’autoconsumo, per soddisfare circa il 20% del fabbisogno elettrico totale.

Il proposito aziendale pone l’accento sull’obiettivo di nutrire le comunità di oggi e di domani con proteine buone per tutti, prendendosi cura degli ecosistemi di cui il gruppo fa parte. L’attenzione verso gli aspetti energetici è testimoniata anche dall’ottenimento della certificazione Iso 50001 (sistema di gestione dell’energia) per lo stabilimento di Mosciano Sant’Angelo a Teramo, che si aggiunge a quello di Cesena. La stessa attenzione è stata prestata alla gestione dei rifiuti, volta a diminuire l’impatto derivante dall’attività di tutta la filiera integrata. Amadori ribadisce anche l’importanza del legame con il territorio: l’86% dei fornitori dell’azienda sono italiani. Al centro dei progetti formativi e di crescita personale promossi dal gruppo, infine, vi è la creazione di un ambiente di lavoro motivante. Nel 2023 le 75.210 ore di formazione erogate (+5,2% rispetto al 2022) sono state caratterizzate da una particolare attenzione a tematiche manageriali e gestionali.