E’ instancabile il colonnello Carlo La Torre del comando logistico dell’Esercito, che il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario alla ricostruzione dopo l’alluvione di maggio 2023, ha voluto al suo fianco come responsabile della ricostruzione privata: quasi ogni giorno presiede un incontro con gli alluvionati e franati, con i loro tecnici, le associazioni e i comitati della Romagna, dell’Emilia, delle Marche e della Toscana. In questi incontri illustra le più recenti novità nell’ambito delle ordinanze per i risarcimenti dei danni subiti e indica le prossime novità. In questi giorni sta facendo l’ennesimo giro di incontri. è stato a Ravenna, Faenza, Forlì, ieri era a Cesena, poi andrà a Lugo, Sasso Marconi, Firenze, Ancona e Bologna. Al suo fianco c’è sempre personale di Invitalia, l’Agenzia di proprietà del Ministero dell’Economia che si occupa dell’istruttoria delle pratiche, e della Regione alla quale fa capo la piattaforma informatica Sfinge nella quale è necessario inserire la documentazione necessaria per chiedere i risarcimenti.
Mercoledì l’incontro si è svolto al palasport del quartiere Romiti di Forlì, una delle zone più danneggiate dall’alluvione del 2023, con la partecipazione del sindaco Gianluca Zattini, Ieri pomeriggio a Cesena nell’aula magna della Biblioteca Malatestiana, col Comune rappresentato dal vicesindaco Christian Castorri.
Il colonnello La Torre ha sollecitato la presentazione delle pratiche (finora ne sono arrivate 2.289, delle quali 1.404 hanno già ricevuto il 50% del contributo riconosciuto). "Ce ne aspettavamo di più, i tecnici devono considerare che attualmente non sono previste scadenze, ma non è detto che sarà sempre così. A chi dice che passa troppo tempo fra la presentazione della pratica e la liquidazione dico che pochi giorni fa è partito il bonifico per una pratica presentata 25 giorni prima. Se ci sono ritardi significa che qualcosa non va".
La normativa in materia di risarcimenti dei danni dell’alluvione è dinamica, le ordinanze vengono aggiornate e sostituite da nuovi provvedimenti mano a mano che emergono nuove esigenze e problemi. Per ogni questione sono necessari chiarimenti e delucidazioni che quasi sempre il colonnello dà in prima persona rispondendo alle domande. E a chi non è soddisfatto dei chiarimenti ricevuti dà il proprio numero di cellulare per ulteriori delucidazioni.
Gli ultimi provvedimenti riguardano i beni mobili, un provvedimento che non ha precedenti: il Governo ha fissato un tetto di 6.000 euro con specifiche di 3.200 euro per la cucina e 700 euro per ogni altro vano, in aggiunta ai 5.000 euro del Cis (contributo di immediato sostegno). Poi c’è la delocalizzazione: chi ha avuto l’abitazione distrutta o gravemente danneggiata e non recuperabile (ci sono una ventina di casi) può scegliere se acquistare un’abitazione già esistente nello stesso comune o acquistare un’area e costruirla anche in un altro comune.
Le prossime novità saranno l’uscita di un’ordinanza specifica per gli enti del ‘terzo settore’ (enti privati che perseguono, senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale come il volontariato e le società sportive dilettantistiche e amatoriali) fino a ora esclusi dai risarcimenti; il varo del credito d’imposta per stadi d’avanzamento dei lavori (per le nuove pratiche) e l’apertura della sezione della piattaforma Sfinge per la rendicontazione delle pratiche a fine lavori, che consentirà di liquidare la seconda metà del risarcimento dopo il primo 50% corrisposto alla presentazione del preventivo.