Cesena, 17 settembre 2024 – “Ancora?”. Non è una domanda, è un grido. Quello che viene dalla fila di case di via Fornasaccia, strada alle porte del borgo di Ronta, che oggi pomeriggio intorno alle 17 sono finite circondate dall’acqua, a un anno e mezzo di distanza dal maggio del 2023, una data che da queste parti è impossibile da dimenticare.
Perché a maggio del 2023 a Ronta sono morte due persone a causa dell’alluvione e perché in quella via Fornasaccia dove le grida di paura si sono accavallate a quelle di rabbia, tanti hanno già perso tutto. "Le fogne non prendono l’acqua, la strada è inagibile, dai campi arriva un fiume di fango". È tutto qui il quadro. E fa paura, davvero. Perché le previsioni dicono che fino a venerdì continuerà a piovere forte e perché è passato troppo poco tempo perché il maltempo non metta più i brividi.
"Non può succedere di nuovo – è il più che legittimo sfogo di una delle residenti – mi sono attaccata al telefono e ho chiamato in Comune, facendomi sentire. Cosa succede? Da adesso in avanti ogni volta che pioverà dovremo temere il peggio? Anche in estate durante un temporale si era creata una situazione simile. Meritiamo interventi di manutenzione che siano davvero efficaci. Perché un’altra alluvione non riusciremmo a sopportarla". I residenti hanno fatto la loro parte, facendosi trovare pronti. C’è chi ha piazzato le paratie, chi ha steso teli. Il tam tam telefonico è stato immediato. Qualcuno è uscito in fretta e furia dal lavoro per correre a casa, qualcun altro ha messo mano agli stivali e si è precipitato a dare manforte agli anziani genitori. "Nel 2023 nel seminterrato l’acqua era arrivata al soffitto e al piano terra si era presa altri 50 centimetri abbondanti". "Tutti i campi erano allagati". Questa volta le case sono rimaste praticamente all’asciutto. Per ora, perché l’attesa da qui a venerdì sarà lunga. "Non dormiremo la notte. Come potremmo fare diversamente?".
Diversi garage invece sono finiti di nuovo sott’acqua. I proprietari lottano contro le intemperie, mentre davanti a loro riprende a piovere forte. Le idrovore sono al lavoro, i mobili tornano ad accatastarsi. "Non i miei – un uomo sospira, rassegnato – La ragione è che il mio garage era vuoto. Sapete perché? Perché avevo appena finito i lavori di rifacimento della muratura danneggiata dall’alluvione. Avevamo imbiancato. È tutto da rifare". La protezione civile è arrivata a portare sacchi di sabbia, i vigili del fuoco hanno verificato le condizioni di una coppia di anziani che a maggio scorso erano stati evacuati. Nel frattempo il livello dell’acqua ha iniziato a scendere. Per ora. È stata diramata una nuova allerta per maltempo e per il livello dei corsi d’acqua. I prossimi giorni si annunciano molto lunghi.