REDAZIONE CESENA

"Agricoltura, sos stagionali"

"È sempre più complicato trovare lavoratori specializzati nell’ortofrutta, dalla mano d’opera da impiegare nella raccolta a quella nei magazzini". A denunciare la situazione è Alessandro Scarponi, segretario della Uila Cesena. "Oltre alle turbolenze del mercato e all’aumento dei costi produttivi – spiega Scarponi – le aziende agricole devono fare i conti con la ridotta disponibilità della forza lavoro e con un’inedita concorrenza (interna ed esterna al comparto) per accaparrarsela". A risentire della difficoltà di reperimento di mano d’opera sono anche le aziende impegnate nella prossima campagna produttiva, dalla raccolta alla lavorazione di fragole, albicocche e pesche. "Servono braccianti per la raccolta nei campi e per la lavorazione nei magazzini – denuncia il segretario della Uila – mano d’opera soprattutto straniera che nel corso degli ultimi due decenni ha sostituito sempre di più la mano d’opera nazionale".

La scarsa attrattiva verso questo settore sarebbe legata alle frequenti avversità climatiche che hanno ridotto le occasioni di lavoro e reddito, la mancanza di ammortizzatori e le basse retribuzioni. "La pandemia ha poi ridotto la disponibilità di lavoratori stranieri – continua Scarponi – ma anche la concorrenza con l’edilizia si fa sentire: il bonus del 110% ha rimesso in moto il comparto delle costruzioni che attira di perché paga meglio ed ha più continuità. La manovalanza non specializzata impiegata in agricoltura viene corteggiata dall’edilizia e così viene meno altra forza lavoro". Sono diverse le aziende agricole cesenati già alla ricerca di lavoratori in vista della prossima campagna estiva. "Noi da anni ci battiamo per dar vita all’Ente Bilaterale Agricolo per difendere il comparto – conclude Scarponi -. Uno strumento che potrebbe favorire la gestione delle risorse umane attraverso un patto territoriale per il lavoro". Annamaria Senni