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Agosto col freno tirato. Ma Cesenatico resiste

I dati turistici dell’Osservatorio confermano le difficoltà per la riviera. Il presidente di Adac Federalberghi: "La stagione non è da buttare".

Agosto col freno tirato. Ma Cesenatico resiste

I dati ufficiali dei flussi turistici pubblicati dall’Osservatorio della Regione Emilia Romagna per il mese di agosto, confermano le difficoltà soprattutto di intercettare le famiglie italiane che risentono evidentemente dei rincari dei mutui e dell’aumento dei beni di prima necessità, mentre il mercato degli stranieri tiene. A Cesenatico il sistema fondamentalmente resiste, visto che i 131.378 arrivi registrati nel mese clou della stagione, sono soltanto lo 0,5 per cento in meno degli arrivi dell’agosto della passata stagione e lo 0,9 per cento in meno dell’estate 2019, l’ultima prima del Covid. Per la prima volta a Cesenatico i turisti di luglio (139.883), superano quelli di agosto. Sempre a Cesenatico, prendendo in esame i primi otto mesi dell’anno, quindi il periodo dal 1° gennaio al 31 agosto, si sono contati complessivamente 502.710 arrivi, quindi meno 1,5 per cento sullo scorso anno che, lo ricordiamo, fu eccezionale, ma più 1,9 per cento sul 2019.

Sono invece più in difficoltà le altre località balneari della costa della provincia di Forlì-Cesena. A Gatteo a Mare in agosto i turisti arrivati negli alberghi e nelle altre strutture ricettive sono stati 100.710 con un meno 3,6 per cento rispetto al mese d’agosto di un anno fa; e più o meno sulla stessa linea è San Mauro Mare, dove i 32.056 vacanzieri che hanno prenotato negli hotel sono il 3,2 per cento in meno dello scorso anno. Fra le località delle colline dell’entroterra cesenate, la più importante cittadina termale è Bagno di Romagna, ma anche qui il segno rosso è dominante, visto che dal 1° gennaio al 31 agosto si sono registrati 68.185 arrivi, con un meno 3,5 per cento sul 2022 e un meno 5,2 per cento rispetto al 2019. Cesena città, sempre nei primi otto mesi dell’anno, ha ospitato 55.199 turisti con una buona performance degli stranieri.

Leandro Pasini, presidente di Adac Federalberghi, fa un’analisi che rispecchia l’attualità: "In luglio negli hotel siamo andati bene perchè sono arrivati gli stranieri, mentre il mese di agosto, che è quello della famiglia italiana, invece ha sofferto per la congiuntura economica e anche perchè qualche operatore ha un po’ esagerato nell’aumentare i prezzi. Tutto sommato non è una stagione da buttare quella del 2023, anzi, è buona. La questione dell’alluvione ci ha penalizzato molto, così come l’aumento dei prezzi e dei mutui che pesano parecchio sulle casse delle famiglie". Simone Battistoni, presidente della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico e del Sib Emilia-Romagna, commenta così i dati: "In agosto noi balneari siamo andati meglio degli albergatori, perchè ospitiamo anche chi non pernotta, al pari di locali e ristoranti. La famiglia media che è il nostro target, ha evidentemente risentito delle difficoltà economiche. Per essere ancora più competitivi e più attraenti, abbiamo bisogno di investire, ma non possiamo farlo per la spada di Damocle della direttiva Bolkestein. Quando e se avremo superato questo grosso ostacolo, avremo anche lidi più belli".

Giacomo Mascellani