Addio dei frati, Caritas al posto del convento. Mamme furiose, domani sit in di protesta

Fioccano le lamentele: "Non ci sentiamo al sicuro. In centro viviamo già nel disagio con clochard accampati, risse e spaccio"

Addio dei frati, Caritas al posto del convento. Mamme furiose, domani sit in di protesta

La chiesa dei Cappuccini, luogo di culto e punto di riferimento della comunità a Cesenatico

I cittadini e le istituzioni del quartiere del centro di Cesenatico continuano a protestare a gran voce per l’addio dei frati francescani alla chiesa dei Cappuccini, il luogo di culto che è un importante punto di riferimento per la comunità da oltre quattro secoli. A preoccupare è anche la scelta di destinare l’edificio a nuova sede della Caritas e ad ospitare persone bisognose nelle stanze da sempre occupate dai frati. L’altra sera un nutrito gruppo di cittadini ha incontrato le associazioni e le istituzioni, che sono tutte schierate dalla loro parte.

Sara Romagnoli, presidente del quartiere Cesenatico centro e Boschetto, esce allo scoperto: "Da quando si è insediato il nostro Comitato di zona e anche in quelli precedenti, si cerca insieme all’amministrazione di risolvere l’annoso problema dei clochard insediati nel centro storico. Queste persone hanno creato una sorta di accampamento in una zona frequentata dai turisti e dai residenti tutto l’anno, dove ci sono le Conserve, il centro storico e il porto canale. È un problema molto sentito, anche perchè, tra l’altro, aumentano gli episodi di spaccio e risse tra queste persone. A questi uomini sono stati offerti alloggi e pasti, ma il loro stile di vita è quello di rimanere a dormire, a cibarsi e fare i bisogni corporali sui muretti del paese. Purtroppo le leggi di chi governa non hanno nessun valore ed efficacia per chi non possiede nulla, e poco valore hanno anche i numerosi interventi fatti dalle forza dell’ordine. Abbiamo partecipato all’incontro organizzato dai cittadini, associazioni e proprietari di attività del centro storico, che sono molto preoccupati per la notizia dell’apertura di un nuovo centro Caritas al posto dei frati Francescani tanto amati. Come quartiere ci sentiamo in dovere di dar voce a queste preoccupazioni di chi il centro lo vive, di chi ci lavora e di chi ha bambini che giocano in piazza. C’è una forte richiesta di maggiore sicurezza e, ci teniamo a sottolineare che nessuno è contrario all’aiuto verso i più bisognosi, ma la paura che questo tipo di attività porti con sé anche altri personaggi come quelli già noti in zona Monte e largo San Giacomo, è purtroppo concreta".

I residenti del centro sono su tutte le furie, soprattutto le mamme: "Faremo un sit in di protesta giovedì pomeriggio di fronte alla chiesa dei Cappuccini, per esprimere tutto il nostro dissenso. Vogliamo i nostri centri culturali, le scuole e la chiesa attivi, vogliamo sicurezza, decoro e un futuro per il quartiere. Non staremo a guardare la perdita di tutto. Già da troppo tempo il nostro centro storico vive una situazione di totale incuria e degrado, a causa delle brutte frequentazioni che i bivacchi, gli atti di violenza e la costante presenza di senzatetto, hanno portato in questi anni. Noi qui non ci sentiamo più al sicuro e la preoccupazione aumenta ora che si paventa la conversione di una chiesa con quattro secoli alle spalle, un centro di preghiera, ritrovo e aggregazione del nostro centro abitato, in un centro di accoglienza Caritas. Senza nulla voler togliere al grandissimo lavoro che queste realtà svolgono, abbiamo una grande certezza, quella che questa decisione accentuerà la situazione di preoccupazione e grande disagio che stiamo già vivendo. Noi diciamo no a questa scelta e non vogliamo che la messa di giovedì pomeriggio sia l’ultima".

Giacomo Mascellani