Cesenatico piange la morte dell’ex sindaco Giovanni Bissoni, un uomo che ha dato tanto all’impegno politico in città, ma anche a livello regionale (è stato assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna), e nazionale. Aveva 70 anni e sul territorio lo conoscevano tutti, essendo stato per decenni una figura di spicco della vita politica e sociale. Ad ucciderlo prematuramente è stata una malattia fulminante, una forma di Sla che in pochissimo tempo lo ha portato via.
Giovanni Bissoni era nato a Cesena, si era laureato in Architettura, ma la sua passione sin da giovanissimo è stata la politica, di cui era letteralmente innamorato. Questa sua passione ha contagiato e coinvolto i vertici del Pci romagnolo negli anni Settanta, che avevano visto in lui un cavallo di razza e un uomo da poter mettere in gioco nella vita pubblica. Così nel 1977, quando aveva appena 23 anni, è diventato sindaco di Cesenatico ed il suo nome varcò subito i confini locali, perchè all’epoca era il più giovane sindaco d’Italia. Fu primo cittadino della sua città sino al 1979 e poi ancora dal 1983 al 1990, vivendo da protagonista assoluto gli anni che hanno portato Cesenatico ad arricchirsi e cambiare molto, gettando le basi di quella località balneare che ha saputo mantenere salde le radici della cultura marinara e ha avuto una impronta precisa dal punto di vista ambientale.
Il suo nome è legato in particolare a diverse realizzazioni significative nella storia della cittadina. Se oggi Cesenatico ha il Museo della Marineria che è unico nel suo genere, e ha il Parco di Levante con quaranta ettari di verde sul viale parallelo al lungomare, buona parte del merito va proprio al sindaco Giovanni Bissoni. In quegli anni la città ha aumentato il suo peso specifico e a Bissoni sono stati riconosciuti i meriti di politico, di amministratore, ma anche di gentiluomo, persona sensibile e mai sopra le righe.
Dopo l’esperienza da sindaco, nel 1990 entrò in Regione come consigliere e nel 1995 è stato nominato assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna, incarico che mantenne per ben tre legislature consecutive, sino al 2010, sotto la presidenza di Vasco Errani, un altro romagnolo, gestendo per quindici anni buona parte del bilancio della nostra Regione.
Le sue capacità e la riconosciuta esperienza in campo sanitario lo hanno poi portato ad assumere di recente anche incarichi di profilo nazionale, dal 2009 al 2014 come componente del consiglio di amministrazione dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco; poi dal 2012 al 2014 è stato presidente di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, dal 2012 al 2014, e successivamente è stato nominato sub commissario alla Regione Lazio per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario nazionale. In politica è sempre stato una figura importante della sinsitra: prima nel Pci, Pds, Ds e infine Pd.
Oltre a Cesenatico, ha vissuto a Bologna e a Roma, per poi far ritorno nella sua Cesenatico dove è sempre stato amato e rispettato anche dalle persone che avevano opinioni politiche diverse dalle sue. Negli ultimi tempi aveva scelto di vivere a Bertinoro e lo scorso mese di maggio, nei giorni dell’alluvione, è stato fra i romagnoli che hanno raggiunto Forlì per spalare il fango e aiutare le famiglie. Dalle ore 9 di domani il feretro di Giovanni Bissoni sosterà nella sala convegni del Museo della Marineria dove la cittadinanza e gli amici potranno salutarlo prima di una cerimonia di saluto prevista alle ore 15 nell’area cortilizia del Museo. Per quella giornata il sindaco Gozzoli proclamerà il lutto cittadino.