REDAZIONE CESENA

Abusi su una disabile. Pediatra ai domiciliari

La ragazza di 33 anni era ricoverata in una struttura del riminese

La violenza in una clinica riminese

La violenza in una clinica riminese

Fa riferimento al Rubicone, per l’esattezza sarebbe un pediatra di comunità della zona, anche un altro medico attualmente nei guai. Si tratta del professionista agli arresti domiciliari con la pesantissima accusa di aver abusato di una paziente 33enne di Fano ricoverata presso un centro di riabilitazione per lungodegenti della riviera riminese, una struttura accreditata fino al 2023 presso il Servizio Sanitario Nazionale. La procura di Rimini gli contesta il reato di violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto in violazione dei doveri di professionista di un servizio pubblico, quale è appunto la cura del paziente. Tre giorni fa è stata eseguita nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, al termine di un’indagine condotta dai carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Dovrà restare presso la propria abitazione senza possibilità alcuna di allontanarsene se non con espressa autorizzazione del giudice. La donna abusata, affetta da deficit motori e mentali, al termine del ricovero presso la struttura riminese, ha raccontato alla madre di essere stata oggetto di molestie da parte del medico, che è un 67enne originario di Bologna. Le attenzioni indesiderate dell’uomo una notte sarebbero culminate in un vero e proprio rapporto sessuale non consenziente. La madre della ragazza non ha esitato a sporgere denuncia al commissariato di polizia di Fano. Successivamente, la ragazza, assistita da una psicologa, è stata sentita dagli inquirenti ai quali ha confermato l’episodio di cui è stata vittima. Ha descritto in modo attendibile e coerente le presunte molestie a cui ha fatto seguito una forte sensazione di vergogna e disagio. Gli accertamenti dei carabinieri sono poi proseguiti con intercettazioni e ascolti di alcuni presunti testimoni che avrebbero avvalorato l’impianto accusatorio a carico del medico, che è assistito dall’avvocato Massimiliano Orrù. Il professionista, si è detto estraneo ai fatti e pronto a difendersi in modo puntuale. E’ iscritto nell’albo dei medici della provincia di Forlì-Cesena, da cui dovrebbe essere sospeso "ope legis", per forza di legge. "Nei suoi confronti - dice il dottor Michele Gaudio, presidente dell’ordine dei medici della nostra provincia - verrà avviato un procedimento disciplinare di sospensione e successivamente, in caso di condanna, di radiazione dall’ordine. Purtroppo sono già almeno tre quest’anno i provvedimenti di questo tipo, e dire che per la sanità è un periodo già nero per altre problematiche. Devo ammettere purtroppo che non mancano i colleghi che hanno sbagliato mestiere. Chiederemo alla procura di Rimini la conferma dell’identità del medico e procederemo secondo il nostro regolamento".

Elide Giordani