A Mercato l’inclusione sociale passa dal web

Il Comune, grazie a fondi regionali, inizierà un percorso di formazione sui servizi digitali indirizzato ai cittadini

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di Edoardo Turci

Già vent’anni fa il governo Amato (il primo premier di un governo, Giuliano Amato, nato per e-mail) annunciava che la digitalizzazione degli uffici pubblici sarebbe stata il futuro: poteva facilitare i cittadini nei rapporti con la pubblica amministrazione, sia per quanto riguarda i servizi offerti, sia per quanto riguarda le informazioni utili.

Nel solco di questa iniziativa, complite la spinta verso la digitalizzazione come conseguenza alla pandemia, il Comune di Mercato Saraceno (insieme ad altri del comprensorio) , ha beneficiato della concessione dei contributi regionali a sostegno del progetto ‘Mercato Trifase’ per un importo di 18mila euro (15mila della Regione e 3mila il Comune). Ispirato alla centrale idroelettrica di fine ‘800 - annessa all’antico mulino del paese - che alimentava, prima di Bologna, l’illuminazione pubblica e le case del centro storico del capoluogo mercatese, il progetto che riguarderà tutto il territorio comunale, punta sull’inclusione sociale, sull’innovazione digitale e sulla valorizzazione territoriale attraverso i giovani come protagonisti.

Un progetto che potrebbe essere la chiave di volta per un percorso più strutturato e ampio di rigenerazione urbana e digitale per l’intero territorio. E’ una strategia finalizzata alla costruzione di una cultura e di un percorso di inclusione digitale nelle politiche di governo del territorio di Mercato Saraceno. Coinvolti oltre docenti di architettura, i funzionari e dirigenti del Comune di Mercato, anche associazioni di volontariato del territorio, consulta giovani, istituto comprensivo scolastico Valle Savio e Iti e ragioneria di Cesena.

Una prima fase di formazione e trasmissione delle competenze digitali verrà quindi testata tramite un’attività di mappatura dei beni comuni dismessi e sotto utilizzati nel territorio. "E’ questo per dotarsi, entro fine mandato – afferma il vicesindaco Raffaele Giovannini, referente del progetto – del regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni". "Aspetto innovativo – aggiunge – è anche aprire un dialogo intergenerazionale per difendere quella parte di popolazione più a rischio all’esclusione digitale (anziani, popolazione straniera...), promuovendo la riduzione del divario informatico fra le nuove e vecchie generazioni". Il processo si inserisce in un piano di trasformazione digitale del territorio che l’Amministrazione comunale di Mercato sta predisponendo, insieme a Unica Reti, nell’ambito di un progetto di Smart Land con utilizzo della linea della pubblica illuminazione.