REDAZIONE CESENA

A 30 anni dalla scomparsa in mostra l’arte di Walter Savani

A San Mauro Pascoli, a 30 anni dalla scomparsa di Walter Savani, la famiglia ha deciso di mostrare a tutti...

A San Mauro Pascoli, a 30 anni dalla scomparsa di Walter Savani, la famiglia ha deciso di mostrare a tutti...

A San Mauro Pascoli, a 30 anni dalla scomparsa di Walter Savani, la famiglia ha deciso di mostrare a tutti...

A San Mauro Pascoli, a 30 anni dalla scomparsa di Walter Savani, la famiglia ha deciso di mostrare a tutti il lato creativo che lo ha sempre accompagnato nella vita. Scomparve a soli 38 anni in un tragico incidente stradale lasciando la moglie, i figli Rocco e Riccardo e la sorella Maria Cristina. Ora a San Mauro Pascoli nella Galleria San Sebastiano in via XX settembre di fianco al palazzo municipale, hanno allestito una mostra di dipinti, fotografie e progetti di moda, questi ultimi nati dalla collaborazione con le aziende Pollini e Nazzareno Gabrielli e progetti personali come il marchio McCoker. La mostra può essere visitata oggi 29 dicembre e il 4, 5 e 6 gennaio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Walter Savani è stato un uomo pratico, di sostanza, che ha sempre accettato il ruolo puramente commerciale ma che non ha mai abbandonato la sua vena creativa mettendola in ogni azione, anche la più piccola. Ogni giorno una delle sue idee veniva messa sulla carta o sul suo amato Mac, un computer che a detta sua avrebbe rivoluzionato il mondo e così fu. Dice il figlio Rocco: "Si è sempre contraddistinto nella lungimiranza, nel saper scoprire quelle novità che poi hanno trasformato i vari settori. Non perdeva occasione di provare nuovi sport, nuove tecnologie e sapeva contagiare ogni persona che si avvicinava a queste sue idee. Passione come il disegno lo portarono ad acquistare un Macintosh, il primo computer della Apple, inventato da uno Steve Jobs giovanissimo, o a provare degli sport come lo snowboard, mai visto prima di allora sulle piste da sci. E quando questi oggetti erano per lui ’noiosi’, la sua creatività li usava per trasformarli secondo i suoi occhi". Un uomo che ammirava chi non si fermava a quello che era conosciuto, ma spostava sempre il proprio punto di vista, parlando di queste persone come modelli da seguire. Conclude il figlio Rocco: "Sfortunatamente una notte fredda ha portato via le sue speranze e i suoi sogni, lasciandoci tutti senza più la sua illuminante pazzia e positività. Questa mostra vuole riportare alla memoria dei suoi amici quello che è stato e far conoscere a chi non c’era il suo lato artistico".

Ermanno Pasolini