ELIDE GIORDANI
Cosa Fare

Vittorio Sgarbi a Villa Torlonia (San Mauro Pascoli) per la Milanesiana. La sorella: “Lui non è un sessista”

L’appuntamento è per mercoledì 5 luglio. Elisabetta: “Contestazioni dopo il suo intervento al MAXXI? Parlerà di Dante e Giotto dove tra l’altro ci sono splendidi ritratti di donna, l’opposto del sessismo, che a Vittorio non appartiene culturalmente”

Vittorio ed Elisabetta Sgarbi

Vittorio ed Elisabetta Sgarbi

San Mauro Pascoli (Forlì Cesena), 4 luglio 2023 – “Credetemi, io lo conosco piuttosto bene, e sono molto dura con lui, Vittorio non è sessista”. Vittorio è l’incorreggibile Sgarbi. Chi lo conosce bene è la sorella Elisabetta che domani sera lo ospita a Villa Torlonia, a San Mauro Pascoli, per la penultima tappa romagnola del festival itinerante La Milanesiana da lei progettato e diretto.

Eppure in questo momento Vittorio Sgarbi è nella bufera per il suo intervento al MAXXI, considerato sessista e volgare, tanto da sollecitare un intervento del ministro Sangiuliano, di cui, peraltro è sottosegretario.

E se a San Mauro partisse una contestazione nei confronti del celebre fratello? "Alla Milanesiana ho sempre invitato Vittorio con una committenza precisa - precisa Elisabetta - parlerà di Dante e Giotto, uno dei suoi spettacoli più commuoventi, dove tra l’altro ci sono splendidi ritratti di donna, l’opposto del sessismo, che a Vittorio non appartiene proprio culturalmente. Non mi aspetto contestazioni, perché sarebbe una contestazione a un festival che con passione e impegno, esprime e porta in giro valori alti, e al Comune e alla Regione che anche attraverso di noi stanno tentando di riportare qualche nota positiva dopo le alluvioni del mese scorso".

E che dire dunque della rivendicazione alla dissacrazione come libertà creativa avanzata da Vittorio Sgarbi in risposta al polverone sollevato dal suo turpiloquio? "Io sono per la libertà creativa - dice Elisabetta Sgarbi - senza se e senza ma. La libertà ha i suoi rischi. Ma è meglio rischiare la dissacrazione, che rischiare di non avere libertà. La dissacrazione fine a se stessa, però, non mi interessa”.