Cesena, 15 ottobre 2023 – Si sono conosciuti all’Expo di Milano, nel 2015, dov’erano stati invitati a presentare al mondo le eccellenze romagnole nell’ambito di un’iniziativa di Coldiretti - Campagna amica al Padiglione Italia. È da allora che Federico Facciani, titolare dell’azienda vitivinicola ‘La Castellana’ a Massa di Cesena e vicepresidente di Coldiretti Forlì-Cesena, e Roberto Leoni, vulcanico gelatiere cesenate, titolare delle tre insegne cittadine che portano il suo nome, custodiscono il sogno di un gelato artigianale in grado di raccontare il territorio e i suoi profumi.
Quel progetto si realizza ora, con il gusto ‘Bertinoro’, in vendita già da qualche giorno nelle gelaterie Leoni: la ricetta è frutto dell’estro creativo di Leoni e delle competenze di Facciani, viticoltore che ha ereditato dal padre e dal nonno l’amore per il proprio lavoro e il rispetto dei ritmi della natura.
"A Ferragosto sono andato a trovare Federico nel podere di famiglia, tra Cesena e Bertinoro, e ho raccolto delle piccole uvette di una vite che si è ritrovato tra i filari – racconta Roberto Leoni -. Ai tempi, queste varietà venivano piantate qua e là tra i filari di vitigno Sangiovese, per assicurare qualche rapida merenda durante le lunghe giornate di lavoro dei campi. Le ho messe a essiccare al sole cocente di agosto, poi le ho lasciate riposare per un mese, immerse nel vino liquoroso ‘Uva passa’, un passito di uva cagnina creato dallo stesso Federico".
Il risultato, tutto da gustare, è ‘Bertinoro’, una crema aromatica ricavata dal ristretto di ‘Uva passa’ cotto al tegame e farcita con gli acini delle uvette scoperte a Ferragosto.
Nel plasmarne il sapore, Leoni dichiara di essersi ispirato al ‘Malaga’, un gusto ‘vintage’ - tra i preferiti degli anni Ottanta – Novanta - prodotto, appunto, con il vino passito.
"’Bertinoro’ è il modo migliore che potessi desiderare per celebrare la fine della vendemmia, terminata ufficialmente il 6 ottobre con una grande festa in campagna, come ogni anno – sorride Facciani -. Quest’annata è stata decisamente difficile: non ci siamo fatti mancare nulla, dalla grandine all’alluvione, fino al caldo torrido e alla siccità dell’ultimo scorcio d’estate. La produzione è certamente diminuita rispetto agli anni scorsi, ma posso già affermare con certezza che la qualità è eccezionale: come si dice, ‘poco ma buono’. Avremo ottimi vini, sia pur in quantità inferiori. Viste le criticità che il nostro territorio sta tuttora attraversando, siamo fortunati e soddisfatti per una resa su cui, a metà maggio, non avremmo scommesso un centesimo".