Gatteo Mare (Cesena), 27 giugno 2023 – Ogni martedì sera festeggia i 51 anni di carriera sul palco dell’Arena Rubicone colma di gente, che arriva anche dall’Emilia e dalle Marche per il suo concerto. Moreno Conficconi, detto ’il Biondo’, dal 2007 è direttore artistico del Gatteo Mare Summer Village per la programmazione degli spettacoli estivi.
Moreno come ci si sente dopo 51 anni di palcoscenico?
"La voglia di pensare sempre a qualcosa di nuovo e di diverso. Senza mai dimenticare però la musica della mia terra".
Un bilancio di questo primo mese di serate a Gatteo Mare?
"Abbiamo fatto un’apertura di stagione con il festival di Sanliscio con il sold out degli hotel e il trend positivo è continuato e aumenta sempre di più".
Gatteo Mare non solo capitale del liscio, ma anche dello spettacolo con il pienone tutte le sere. Da cosa dipende?
"Il 17° anno del Gatteo Mare Summer Village è la chiave del nostro successo. Il segreto è la programmazione degli eventi giusta per tutte le generazioni dai bambini ai nonni".
La cosa più bella che ha fatto nella sua vita?
"La fortuna di avere Marina una splendida moglie e due figlie meravigliose Valentina e Laura. Sul palco invece sono le canzoni a regalarmi la gioia e l’emozione che la musica mi trasmette poi è la gente stessa che mi ricarica le pile, ogni sera, ringraziandomi per il divertimento, l’allegria e la serenità che riesco a dare loro".
Il rimpianto?
"Forse avrei potuto osare di più, ma ho cercato di mantenere la semplicità del romagnolo puro che però ora, con gli anni che passano, mi sta dando forza per il futuro. Sono ottimista di natura ancora oggi che sono arrivato ai 65 anni".
Perché dopo 51 anni di palco ha ancora tanta energia e voglia di cantare e suonare?
"Io non penso all’età e agli anni del palcoscenico. Per me è un ripartire sempre sera dopo sera. Non mi rendo certo conto di avere 65 anni che fra l’altro festeggerò il 29 luglio".
Per tutti è l’inossidabile Moreno il Biondo, ma lei come si vede?
"Mi sento in continuo cammino e alle mie spalle mi accorgo che c’è sempre un numero maggiore di gente che mi segue e sempre più musicisti di ogni genere che mi affiancano. Sono un po’ il Forrest Gump del liscio. Sono stato per dieci anni con l’orchestra di Raoul Casadei, lui re del liscio e io leader del gruppo. Poi sono arrivati grandi e inaspettati successi fra i quali anche il Ravenna Festival nel 2013 dove ho suonato con la mia orchestra Grande Evento il liscio con l’orchestra sinfonica Cherubini: è stata la prima volta che la nostra musica si è unita a quella classica. Un’ ulteriore svolta c’è stata con gli Extraliscio, gruppo che ho fondato con Mirco Mariani e che grazie a Elisabetta Sgarbi ho portato all’Arena di Verona e a Sanremo 2021, al Festival del Cinema di Venezia con il premio della critica, a Miami e a Parigi".
Il personaggio dello spettacolo che l’ha impressionata di più?
"Jovanotti senza alcuna incertezza. Le cose che mi hanno emozionato di più sono state gli incontri con Mogol, Enrico Ruggeri, Gianni Morandi, durante i ritiri con la nazionale cantanti di cui io faccio parte dal 2000 e i tanti amici di questa grande squadra della solidarietà".
Il tema dei vostri discorsi?
"I tanti aneddoti sulle canzoni che Mogol scrisse con Lucio Battisti, gli episodi e i retroscena dei concerti di Morandi e Ruggeri e le storie legate alle tante iniziative umanitarie della nazionale cantanti".