LUCA RAVAGLIA
Cesena

Cesena, cinquecento in corteo per Cristina Golinucci e Chiara Bolognesi

Cinquecento persone in marcia per le strade del centro storico

Cesena, 8 marzo 2023 – Cinquecento persone in marcia per le strade del centro storico di Cesena nel nome di Cristina Golinucci e Chiara Bolognesi.

L’8 marzo è una festa, che però qui, nel cuore della città, è una festa in cui nessuno ha voglia di divertirsi. Una festa senza due invitate. Non è per caso e non è per circostanza. E’ per affetto, per vicinanza e per dire che Cesena non dimentica. La sera dell’8 marzo, all’ombra della Fontana Masini il modo migliore per rendere omaggio alle donne e per gridare il ‘no’ di un’intera comunità alla violenza è farlo proprio nel nome di chi, con ogni probabilità a causa della violenza, ora non può essere qui a sfilare in corteo. E chi non può essere qui, ora, alle 20.30 davanti al duomo, sono Chiara Bolognesi e Cristina Golinucci. La prima è stata trovata senza vita il 31 ottobre del 1992 quando aveva 18 anni, la seconda era 21enne quando il primo settembre dello stesso anno scomparve senza essere mai più ritrovata. Ora, 30 anni dopo, le indagini sono state riaperte, per Chiara si indaga con l’ipotesi di omicidio e per Cristina si cercano legami e collegamenti che potrebbero portare a un’unica pista, quella di un uomo che probabilmente conosceva entrambe, legato al mondo cattolico cittadino e che potrebbe essersi reso colpevole di altri episodi di violenza. I resti di Chiara sono stati riesumati, si è tornati a scandagliare con l'ausilio delle più moderne tecnologie l’area limitrofa al convento dei frati Cappuccini dove venne ritrovata l’auto di Cristina e ogni ipotesi investigativa è al vaglio. Ma non è per questo che si è qui, questa sera. La sera della Festa della Donna si è qui, in corteo per le vie del centro storico di Cesena, per mostrare ai familiari e agli amici di Chiara e Cristina che non sono soli, che tutta una comunità chiede giustizia sia per chi non c’è più, sia per chi invece qui c’è ancora, ma da trent’anni è costretto a vivere senza risposte che facciano piena e definitiva chiarezza su quanto accadde. Trent’anni sono tantissimo tempo, sono più del periodo che Chiara e Cristina riuscirono a vivere. Ma non sono abbastanza per voltare pagina a un libro che non avrebbe mai dovuto essere aperto. Per arrivare a quello serve soltanto una cosa, la verità. Si cammina dal duomo fino a piazza del Popolo, insieme al Forum per le Donne e anche al quartiere Ravennate, il territorio della periferia cesenate nel quale si trova Ronta, la frazione nella quale era cresciuta Cristina Golinucci. C’è il sindaco Enzo Lattuca, che interviene al termine del corteo per chiedere giustizia, c’è Marisa Degli Angeli, la mamma di Cristina, riferimento dell’associazione Penelope, che da sempre si è battuta con tutte le sue forze nel nome di sua figlia. E’ stanca, è segnata dal dolore. Ma non ha alcuna intenzione di arrendersi.