Bologna, 22 giugno 2023 – Il popolo della Virtus che ha riempito la Segafredo Arena fino al sold out è tutto in piedi, orgoglioso di una squadra che ha portato questa finale scudetto a gara-sette.
Domani al Forum di Assago si giocherà l’ultimo atto della serie che assegnerà il 101° titolo italiano con la formazione allenata da Scariolo che per cucirsi sulla maglia il triangolo tricolore deve sfatare la variabile del fattore campo, un mito che fino a qui è risultato inviolabile con Milano e Bologna che non sono mai riuscite a portare a casa una vittoria in trasferta.
Per i primi 35’ la partita sembra simile alla cinque precedenti con le due squadre che si danno battaglia e che rimangono incollate l’una alla altra.
Proprio quando la stanchezza sembra limitare biancorossi e bianconeri, con gli spettatori che nei primi 4’ dell’ultimo quarto non vedono un canestro neppure con il binocolo, i padroni di casa si accendono grazie a Marco Belinelli, Isaia Cordinier e Daniel Hackett e il risultato di questa reazione è che l’Olimpia viene letteralmente schiantata, con il tabellone che a 2’37’’ dalla fine indica il punteggio di 83-63.
Difficile dire che cosa abbia innescato questa scintilla, ma Scariolo ha un merito importante in questa ultime uscite della stagione, quello di aver tolto i suoi ragazzi da una Teodosic dipendenza che a questi livelli sembra più un limite che un pregio.
Anche i lunghi ieri hanno avuto l’atteso salto di qualità non appoggiandosi su un monumentale Toko Shehgelia che ha fatto tanto cose utili alla squadra trovando pure la sintonia con chi difendeva il canestro insieme con lui.
Il duello a rimbalzo è stato ancora una volta perso, ma questa volta il gap con gli avversari non è stata una voragine e la difesa ha fatto il suo.
Per la cronaca i bianconeri hanno toccato anche il +21 (85-64), spinto da un impianto che fa fatto la sua parte cercando di diventare il sesto uomo in campo.
Domani sarà un’altra musica, ma il fatto che sarà una partita dove o si fa festa o si piange, rende l’ultima gara del campionato aperta a ogni risultato.
In ogni caso la Virtus cercherà di caricare sul pullman i borsoni con la sua difesa, quella che anche in gara-sei ha creato parecchi grattacapi ai biancorossi.
Festa per Kyle Weems, alla fine. Che cambierà casacca. Festa meritata per un grande professionista.
Il tabellino
Virtus Bologna 85
Olimpia Milano 66
SEGAFREDO : Cordinier 13, Mannion ne, Belinelli 14, Pajola 4, Jaiteh 11, Shengelia 10, Hackett 13, Mickey 4, Camara, Ojeleye 8, Teodosic 4, Abass 4. All. Scariolo.
EA7 MILANO: Tonut 4, Melli 11, Baron 9, Napier 5, Ricci, Biligha 2, Hall 4, Baldasso, Shields 7, Hines 4, Datome 9, Voigtmann 11. All. Messina.
Arbitri: Paternicò, Begnis, Giovanetti.
Note: parziali 23-27; 49-43; 67-59. Tiri da due: Virtus Bologna 2333; Milano 1432. Tiri da tre: 719; 1030. Tiri liberi: 1829; 810. Rimbalzi: 31; 33.
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