Fuori dal campo, infatti, c’è un progetto che interessa la città tutta, quello del nuovo Palasport in Fiera, su cui Zanetti in passato non ha lesinato critiche per le lentezze e gli ostacoli burocratici (un anno fa esatto, proprio dalle colonne del Carlino, minacciò di andare a Castel San Pietro se non si fosse sbloccata la pratica). "Il Palasport è il mio cruccio – ammette il numero uno bianconero –, ci andiamo dietro dal 2019. Sembra che sia finalmente in dirittura d’arrivo, grazie al sacrificio di tutti, dalla Fiera al Comune, un po’ di lavori sono stati cominciati. A me hanno garantito che lo avremo nel 2026. Io resterò alla guida della Virtus fino alla sua consegna, perché il mio orgoglio è quello di poter dare questa nuova struttura alla città di Bologna".
Quindi, conclude Zanetti, "io resterò senz’altro fino fino ad allora, ma poi non è detto che non vada avanti ancora: la pallacanestro per me è veramente una gioia e mi diverto a ogni partita, anche quando perdo".