ALESSANDRO GALLO
Virtus

Eurolega, Sasha Danilovic a Bologna per il match Virtus Partizan Belgrado

Il campione serbo disse: “Bologna è sempre stata casa mia” e martedì sera sarà alla Segafredo Arena

Sasha Danilovic torna a Bologna martedì 7 marzo

Bologna, 6 marzo 2023 – Il professor Grandi lo chiamava ‘Lo Zar’, per i compagni di squadra era ‘L’Ambasciatore’, perché girava con passaporto diplomatico. Domani sera, alle 20,30, la Segafredo Arena potrà salutare Predrag Sasha Danilovic, uno dei più grandi (il più grande in assoluto?) della storia della Virtus.

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Prima del confronto tra Virtus e Partizan Belgrado ci sarà la nostalgia per l’uomo del tiro da quattro. Il killer dei quattro scudetti e della prima Coppa dei Campioni. Una sola allergia, per Sasha, alla Coppa Italia, mai vinta in campo. "Non me ne può fregar di meno”, disse nell’inverno 1998, dopo aver perso il derby di semifinale con la Fortitudo. Di lì a pochi mesi, battendo la Fortitudo nei quarti (Eurolega) e in finale, avrebbe portato a casa Coppa Campioni e scudetto (quello del tiro da quattro).

E pensare che il primo contatto tra Sasha e la Virtus fu all’insegna dei fischi. I fischi che seguono i grandi campioni. Sasha, 22 anni, eliminò con il suo Partizan la Virtus dalla corsa alla final four. Di lì a pochi mesi, sarebbe sbarcato a Bologna, perché "voglio giocare con Roberto Brunamonti”.

Storia di un campione al quale la Virtus ha ritirato la maglia numero 5 e di grandi amicizie, anche con campioni sfortunati, come Chicco Ravaglia. La rivalità-amicizia con Carlton Myers, le baruffe.

"Era tutta scena”, avrebbe detto qualche anno più tardi. Lui e Carlton, simboli all’opposto, continuano a cercarsi e frequentarsi. Il tiro da quattro, certo, ma anche il fumogeno raccolto a Monaco, nell’aprile 1999, al termine di un derby vinto con la Fortitudo.

Tanti flash, fino a quando, nell’autunno 2000, a soli 30 anni, decise di ritirarsi. La partita dell’addio, l’omaggio del Carlino con una pagina consegnatagli dal nostro collega Gianni Cristofori. Brandelli di storia, scampoli di emozioni e nostalgia.

Nostalgia canaglia. Ci sarà spazio anche per qualche fazzoletto, per cancellare qualche furtiva lacrima, domani sera. Torna Danilovic. “Bologna è sempre stata casa mia", ha ripetuto più volte. E allora bentornato a casa, caro Predrag.

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