MASSIMO SELLERI
Sport

Virtus, questa è una pausa di riflessione. Da Clyburn a Tucker: che rebus il futuro

I nuovi stranieri hanno fin qui deluso, ma all’Arcoveggio non sono arrivate offerte. L’obiettivo è provare a recuperarli come con Zizic

Virtus, questa è una pausa di riflessione. Da Clyburn a Tucker: che rebus il futuro

Will Clyburn in azione durante la partita con Napoli: a parte la gara di Belgrado, lo statunitense ha deluso fin qui (Ciamillo)

Achille Polonara si aggregherà al gruppo della nazionale italiana che lunedì affronterà l’Islanda a Reggio Emilia in una gara valevole per la qualificazione ai prossimi campionati europei. Non è l’unico bianconero impegnato in questa fase che precede la competizione continentale e questo per la Virtus è un problema. E’ vero che Luca Banchi era già il ct della Lettonia quando è stato ingaggiato dalla Segafredo ed è altrettanto vero che il fatto di essere convocati anche in queste finestre è un riconoscimento esplicito del singolo atleta, ma in questo modo la V Nera non avrà la possibilità di mescolare le carte per trovare quell’amalgama che fino a qui è mancato.

Di tutti i nuovi arrivati solo Matt Morgan ha trovato il modo di inserirsi in un sistema di gioco che gli altri non hanno assimilato, tanto che sia che si parli di Sassari sia che si parli del Maccabi per spuntarla alla fine la V nera ha bisogno di tenere i vecchi in campo e gli altri a sedere. Anche Momo Diouf, che aveva avuto un inizio brillante, si è poi spento nella fase successiva non avendo ancora assimilato come ci si debba gestire quando si gioca a ritmi così alti e si è abituati, invece, a disputare una o due partite alla settimana. Tolti questi due, e tenuto conto che Nicola Akele viene utilizzato pochissimo, Will Clyburn, Rayjon Tucker e Andrejs Graziulis per motivi diversi hanno avuto un rendimento inferiore alle aspettative e questo ha portato il club alla scelta di non considerarli irrinunciabili e di valutare una loro possibile cessione per poi sostituirli con elementi più funzionali e che abbiano una umiltà vera e non di facciata e che siano motivati ad alzare la qualità del gruppo senza avere assillo di far valere le proprie capacità.

Mettere in discussione un giocatore non sempre ha un effetto negativo sull’interessato e nel caso di Ante Zizic, ad esempio, è stato uno degli stimoli a fare meglio. Il centro croato aveva già le valige in mano con il club bianconero che aveva già trovato un accordo con il Besiktas. Intesa rifiutata dall’atleta che poi non si è seduto, ma si è allacciato le scarpe ed ora è uno dei più positivi in una squadra che in Eurolega arriva sempre a un passo dal successo, ma raramente porta a casa la vittoria. E’ vero che c’è stata anche la complicità dei suoi compagni nel tendergli la mano, disponibilità che non sembra venire meno anche nei confronti dei tre stranieri citati, ma che prima o poi potrebbe finire soprattutto nel caso di Clyburn. Lui è un fuoriclasse e l’ha fatto vedere contro il Partizan, ma adesso deve calarsi nella realtà virtussina anche perché non è da ieri che il club l’ha messo sul mercato, ma di offerte all’Arcoveggio non ne sono arrivate e, quindi, salvo un cambio repentino nel flusso dei trasferimenti, almeno per un po’ di tempo dovrà rimanere qui.

La V nera dopo questa pausa è chiamata ad avere un rendimento migliore in Europa, dove è ultima in classifica, e al momento questo scatto può arrivare solo se l’ala statunitense fa un salto di qualità nelle sue prestazioni.

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