Ultima gara del 2024 per la Virtus che alle 17,30 (diretta Dazn) ospita Scafati alla Segafredo Arena. Per la V nera si tratta di una gara importante per diversi motivi, con la formazione allenata da Dusko Ivanovic che con una vittoria compirebbe un passo in avanti importante verso l’aritmetica certezza di partecipare alla final eight di Coppa Italia.
Inoltre dopo il successo di venerdì contro il Villeurbanne dalla V nera ci si aspetta quella continuità che fino a qui non c’è stata e che se ci fosse sancirebbe il fatto che finalmente i bolognesi hanno fatto quel salto di qualità necessario per essere una vera squadra di alto livello.
Nella fila bianconere rientra Daniel Hackett, un giocatore importante nell’economia del gioco essendo un playmaker in grado di far giocare la squadra e di tenere alta l’intensità difensiva.
"Per noi è una gara importante – spiega l’ala virtussina Nicola Akele –, perché vogliamo tornare alla vittoria in campionato. Troviamo davanti una squadra pericolosa: Scafati ha ottime individualità e grande talento in attacco, a partire da Gray che è il loro miglior marcatore, ma non solo. Dovremo essere concentrati per 40’: a Trento abbiamo giocato 30 buoni minuti, ma abbiamo fatto malissimo nel terzo quarto. In queste gare, che sono sempre insidiose, dobbiamo essere concentrati per tutti i 40’: questa sarà la chiave per portare a casa la partita".
Con 4 vittorie nelle prime 12 giornate Scafati è a caccia di punti che le consentano di abbandonare i bassifondi della classifica. La stagione campana è iniziata con Marcelo Nicola in panchina, ma visti i risultati della squadra da circa un mese la guida tecnica è stata affidata al coach capitolino Damiano Pilot che ha tra i suoi assistenti anche la vecchia gloria bianconera Davide Bonora.
"Questa è per noi una trasferta molto dura – dice l’ex play bolognese –. Oltre ad affrontare una formazione costruita per competere anche in Eurolega, la Virtus viene da due sconfitte consecutive in campionato e sarà un match che affronteranno con più attenzione del solito. Siamo chiamati a resistere dal punto di vista sia fisico che mentale per cercare di arrivare a contatto negli ultimi minuti e giocarci le nostre possibilità".
Stando a quello che si è visto fino a qui giocarsi un finale punto a punto contro la V nera non sembra essere una cattiva idea viste le difficoltà che la Segafredo ha accusato in queste situazioni.
Il fatto di aver allargato le rotazioni consente a Ivanovic di avere in campo giocatori più freschi nell’ultimo quarto e questo è un dettaglio non da poco per chi ha affrontato già trenta partite in tre mesi. Arbitrano Attard, Nicolini e Dionisi.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su